Scuola e trasporti, intesa Governo-Regioni: capienza fino all’80%

Lungo confronto anche ieri fra Governo e Regioni sul tema del trasporto pubblico in vista della riapertura delle scuole. Trovata l'intesa: capienza fino all'80% senza distinzione fra servizi urbani ed extraurbani.

«Le Regioni hanno condiviso le “linee guida”, punti essenziali e imprescindibili per cercare di garantire il servizio di trasporto», ha dichiarato  il presidente di regione Lombardia Attilio Fontana al termine della Conferenza delle Regioni del pomeriggio del 31 agosto e in vista della Conferenza Unificata della serata di lunedì 31 agosto con il Governo sul tema dell’organizzazione del trasporto pubblico locale.

«Fondamentale – ha aggiunto l’assessore ai Trasporti, Infrastrutture e Mobilità sostenibile della Regione Lombardia – è il tema della “capacità di riempimento” all’80% dei mezzi. Una soluzione che è da considerarsi come un compromesso tra le nostre richieste, che puntavano al 100%, e le valutazioni del Comitato Tecnico Scientifico nazionale. Altro elemento molto importante è che queste regole vengano applicate a tutto il trasporto pubblico locale, senza distinzione tra urbano, extraurbano e servizio ferroviario regionale”.

Serve uno stanziamento di risorse specifiche

“Infine, da evidenziare – ha sottolineato l’assessore – che la possibilità di integrare il 20% del ‘servizio aggiuntivo’ che manca, sia garantita da stanziamento di risorse specifiche e quindi non a valere sui 900 milioni già stanziati, e da interventi normativi che legittimino questo tipo d’azione”.

Non escludiamo disagi

L’assessore regionale lombardo ha quindi concluso ricordando che “la lentezza con cui ha agito il Governo e per come si è arrivati a questa soluzione, non ci porta a escludere la possibilità di disagi con la ripresa dell’attività scolastica, soprattutto in relazione ai grandi numeri che caratterizzano la Lombardia”.

Soddisfatta la provincia autonoma di Trento

La Provincia autonoma di Trento fa sapere in una nota: «Una delle richieste che in particolare la Provincia autonoma di Trento ha ribadito con forza è ormai data per accolta: si tratta della definizione della capacità di carico dei mezzi pubblici. Come ha ricordato il presidente della Provincia autonoma di Trento, il punto di partenza (limite di capienza ridotto al 50 per cento delle capacità dei mezzi) ad oggi risulta sensibilmente rivisto, con l’accoglimento della richiesta di portare tale limite all’80 per cento, pur nel rispetto di precisi protocolli atti a ridurre al massimo possibile le situazioni di esposizione al contagio. L’apertura del Governo su questo parametro riguarda anche i mezzi ferroviari, coinvolgendo pertanto la totalità dell’utenza dei mezzi pubblici che, in una realtà orograficamente particolare come quella trentina, è particolarmente significativa, e non solo per quanto riguarda il pendolarismo scolastico».

Soddisfazione è stata espressa dal presidente della Provincia autonoma di Trento che sottolinea come «la soluzione individuata rappresenti un buon compromesso per difendere da un lato la salute pubblica senza però inibire il funzionamento di sistemi complessi, quale è quello del trasporto pubblico, che percentuali di capienza ridotte avrebbero messo in crisi, stante l’impossibilità di compensare il dimezzamento della capacità di carico con un rafforzamento della flotta. Sarebbero serviti troppi mezzi che oltretutto si sarebbero riversati su dinamiche di traffico già impegnative».

 

 

I commenti sono chiusi.