Depuratore, Montichiari vince il ricorso contro l’università per l’accesso agli atti

MONTICHIARI - Il Comune di Montichiari potrà accedere a tutti gli studi sviluppati dall’Università di Brescia per il futuro depuratore del Garda. Lo ha stabilito il Tar di Brescia. Il sindaco Marco Togni: «L’ostruzionismo di Università e Acque Bresciane ci ha fatto perdere sette mesi».

«Avendo fatto ricorso contro le scelte del Commissario Straordinario, lo scorso 30 novembre, in nome dei principi di trasparenza e leale collaborazione tra Enti pubblici – scrive in una nota il sindaco di Montichiari Marco Togni -, ho effettuato richiesta di accesso agli atti all’Università di Brescia per potere valutare tutta la documentazione propedeutica e gli studi che il professor Bertanza ha formulato e che hanno fatto propendere la scelta di localizzare i depuratori a Montichiari e Gavardo con scarico nel fiume Chiese.

L’Università di Brescia e Acque Bresciane si sono rifiutate di condividere con il Comune di Montichiari e quindi con i cittadini interessati i loro documenti accampando la scusa che facevano parte di “contratto tra privati”.

Questa mattina (mercoledì 22 giugno 2022) il T.A.R. di Brescia ha accolto il nostro ricorso e ha accertato che il dipartimento universitario del professor Bertanza e Acque Bresciane hanno violato i principi di trasparenza e lealtà.

Conseguentemente il Giudice Amministrativo ha condannato l’Università (DICATAM) a permettere al Comune di avere accesso a tutti i risultati (sperimentali o teorici che essi siano) degli studi svolti da Bertanza in virtù di tutti e tre i contratti di ricerca stipulati tra il DICATM e Acque Bresciane S.r.l..

Il TAR ha sentenziato che “l’interesse diretto – del Comune di Montichiari – concreto e attuale all’accesso è implicito nella volontà, già manifestata, di opporsi in sede giurisdizionale alla soluzione Gavardo-Montichiari. È evidente che il Comune teme la sommatoria tra le criticità ambientali già presenti sul proprio territorio e l’impatto dei reflui provenienti dalla zona del lago di Garda. Per contestare la localizzazione del depuratore, il Comune ha quindi la necessità di visionare tutta la documentazione tecnica predisposta dal DICATAM, in modo da poter articolare nella maniera più efficace, dal proprio punto di vista, le censure di travisamento e difetto di istruttoria”.

Non solo, il T.A.R. ha disposto che l’Università e Acque Bresciane, dovranno consegnare al Comune di Montichiari i documenti relativi a “tutti e tre i contratti di ricerca stipulati tra il DICATAM e Acque Bresciane srl, e a qualsiasi ulteriore studio del DICATAM che sia stato richiesto da Acque Bresciane srl, o direttamente dal commissario straordinario, come supporto tecnico ai fini della localizzazione dell’impianto di depurazione”.

L’ostruzionismo dell’Università e di Acque Bresciane – continua Togni – ci ha fatto perdere sette mesi di tempo che dobbiamo recuperare, prima che sia troppo tardi.

Ora – conclude il sindaco di Montichiari – , contatterò l’Università per concordare le modalità di consegna dei documenti e chiederò al Prefetto di Brescia di volermi ricevere con cortese sollecitudine allo scopo di avere i necessari aggiornamenti in merito all’attività commissariale svolta con i due Enti soccombenti».

Il sindaco di Montichiari Marco Togni.

 

 

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