Gardesana da incubo: code e proteste

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ALTO GARDA – Code chilometriche, disagi e automobilisti inviperiti la mattina di venerdì 25 luglio sulla Gardesana, bloccata per due ore e mezza in piena stagione turistica. Il motivo? Sempre lo stesso: il malfunzionamento del cosiddetto “semaforo intelligente”.Sul banco degli imputati, ancora una volta, il semaforo che dovrebbe impedire, grazie ad appositi sensori, il passaggio contemporaneo negli opposti sensi di marcia di bus e mezzi pesanti lungo le gallerie D’Agli e Ciclopi. Ebbene, nella mattinata di venerdì 25 luglio, il sistema è andato ancora in tilt (come troppo spesso accade).

Nelle gallerie si sono così incrociati pullman, furgoni e camper, fermi muso contro muso, impossibilitati a procedere così come a fare dietro front a causa delle colonne che si sono presto formate in entrambi i sensi di marcia. Una situazione che si è protratta per oltre due ore prima che l’ingorgo fosse sciolto, grazie all’intervento dei vigili di Gargnano e del personale dell’Anas.

Si sono formate, a sud delle gallerie, colonne chilometriche di auto fino al ponte di Toscolano e, nord, fino a Limone. Imbufaliti gli utenti della Gardesana, così come gli operatori turistici e gli amministratori altogardesani, che da anni lamentano i ripetuti malfunzionamenti del semaforo dell’Anas che dovrebbe evitare tali ingorghi, ma che, evidentemente, proprio non ne vuol sapere di funzionare.

La protesta corre anche sul web, sulla pagina Facebook «Semaforo rosso, no grazie», creata con l’obiettivo di denunciare «i disagi causati dal cosiddetto semaforo intelligente».

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