Una terra e il suo archivio. La Magnifica Patria

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SALO’ – Sabato 6 dicembre, alle ore 9,30 nel Municipio di Salò, Sala dei Provveditori (ingresso libero), sarà presentato l’inventario dell’archivio della Comunità di Riviera, alias Magnifica Patria.L’evento è organizzato nell’ambito delle celebrazioni per i 450 anni dell’Ateneo di Salò.

La pubblicazione è stata realizzata a cura del Comune di Salò e dell’A.S.A.R. (Associazione Storico-Archeologica della Riviera del Garda).

La collaborazione dell’Ateneo con il Comune di Salò e l’A.S.A.R. rappresenta la realizzazione pratica di un auspicio espresso all’apertura di un convegno in occasione della celebrazione dei 400 anni dell’Ateneo stesso: “Formuliamo l’augurio che il nostro Congresso rappresenti l’inizio di un ciclo di studi che abbia come scopo la sistematica lettura e la pubblicazione dei documenti veneti della Magnifica Patria lacuale.” Era cinquant’anni fa, lo spirito dell’Ateneo è immutato e l’inventariazione un fatto concreto.

Iniziata nei primi anni Novanta sotto la guida di Giuseppe Scarazzini, già Soprintendente regionale agli Archivi della Lombardia,  essa è proseguita e si è conclusa grazie al Gruppo archivistico dell’A.S.A.R.

L’archivio, costituito da quasi 1500 unità, riveste una grande importanza per il territorio gardesano e per l’entroterra valsabbino, poiché rappresenta la testimonianza documentale di un lungo tratto della storia della regione.

La Comunità di Riviera  era un’associazione di comuni, nata nella seconda metà del XIII secolo per difendere l’autonomia e sostenere gli interessi di comunità legate ad un’economia di scambio, che per sopravvivere doveva  garantirsi alcune condizioni economiche e logistiche, che solo l’unione delle forze poteva assicurare.

Dal 1426 la Comunità entrò a far parte dello stato di Terraferma della Repubblica di Venezia e questa appartenenza, confermata dai Gardesani anche nei momenti storici più difficili, permise al nostro territorio di raggiungere livelli di sviluppo economico e sociale paragonabili a quelli di una grande città.

Nell’archivio si trova ampia traccia della vita e delle relazioni istituzionali delle nostre comunità per quasi quattro secoli, una documentazione che consente una lettura più circostanziata e fondata dei valori storici e culturali del territorio e che potrà costituire un talento fondamentale nelle future strategie di valorizzazione della terra che abitiamo.

L’archivio, di competenza del Comune di Salò, culturalmente è patrimonio di tutti i comuni che costituivano la Magnifica Patria: da Limone a Pozzolengo e i comuni della Valle Sabbia ubicati sulla riva destra del Chiese.

I moderni strumenti consentono, oltre alla consultazione diretta, di ottenere copia digitale dei documenti, grazie al fatto che tutto l’archivio è stato dotato di adeguata apparecchiatura, che ha permesso di digitare anche l’archivio d’antico regime del Comune di Salò. E’ inoltre possibile consultare parte della documentazione riprodotta visitando il sito www.archividelgarda.it o il sito della Regione Lombardia.

Il programma del convegno:

Saluti delle Autorità e interventi di Maurizio Savoja (Soprintendente archivistico Regione Lombardia) e Roberto Grassi (Direzione Generale Culture Identità e Autonomie Regione Lombardia)

Relazioni:

– «Tra centro e periferia. Il governo della Serenissima in età moderna» di Daniele Montanari (Università Cattolica di Brescia)

– «La Magnifica Patria e le ‘terre separate’ di Terraferma (secc. XVI-XVII): un confronto» di Enrico Valseriati (Università degli Studi di Verona)

– «Ciò che siamo è ciò che eravamo. Il passato e il futuro nell’archivio della Magnifica Patria» di Giuseppe Piotti (Resp. Gruppo Archivistico di Salò)

archivio magnifica patria
Antico documento degli archivi storici della Magnifica Patria.

L’inventariazione

Ci sono voluti 17 lunghi anni. Un lavoro immane che ha portato all’inventariazione dell’archivio della Comunità di Riviera. Migliaia e migliaia di ore di lavoro per identificare, schedare, interpretare, fotografare e inventariare le numerosissime carte dell’archivio della Comunità di Riviera (1334 – 1800), che i gardesani chiamano con orgoglio «Magnifica Patria».

Un lavoro avviato sotto la guida del prof. Pino Scarazzini nel lontano 1997 (quando fu terminata l’inventariazione dell’archivio storico comunale), che ora è finalmente giunto a conclusione.

Artefici dell’impresa gli archivisti salodiani, gruppo di studiosi formatosi sotto la guida del prof. Scarazzini ed oggi coordinati dal prof. Giuseppe Piotti, operante come costola dell’Asar, l’Associazione storico-archeologica della Riviera.

L’archivio della Magnifica Patria, dunque, è ora un patrimonio culturale accessibile a tutti, ricercatori, studiosi, curiosi e – perché no? – turisti.

Complessivamente l’archivio risulta costituito da 1492 unità (per un totale di circa 720mila pagine): 604 registri cartacei, 57 registri membranacei, 99 atti singoli membranacei, 1 atto singolo cartaceo, 479 volumi cartacei, 176 fascicoli, 29 mazzi di carte sciolte e 50 filze.

Un oceano sterminato di carte nel quale è ora più semplice districarsi grazie all’inventario analitico di 550 pagine attualmente in fase di stampa (1000 copie), che sarà peraltro affiancato dalla riedizione (500 copie) dell’inventario dell’archivio comunale antico, già pubblicato nel 1997.

Tutto ciò è stato possibile anche grazie al sostegno finanziario disposto per lascito dal prof. Scarazzini, che ha così voluto continuare a battersi per il bene degli archivi anche oltre la sua vita terrena. Si tratta di 16mila euro annui, cui si aggiungono gli 8mila euro annui stanziati dal Comune e altri fondi garantiti dalla Regione.

Nella foto: capolettera miniato di una preziosa Bibbia del sec. XII conservata all’Ateneo salodiano.

 

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