Centro giovani Cantiere 26: doppia inaugurazione

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ARCO – Venerdì 13 febbraio s’inaugura il nuovo centro giovani «Cantiere 26» di Prabi. Tutti sono invitati, in particolare i giovani. Tutte le proposte sono gratis. Si accede dal parcheggio «Carmellini».

La giornata propone una doppia inaugurazione. Nel pomeriggio un mini convegno con ospite Gustavo Pietropolli Charmet, psicoanalista e psichiatra, responsabile del Consultorio adolescenti Minotauro di Milano, direttore clinico del progetto TEEN Comunità residenziale e Centro diurno del Centro Aiuto alla Famiglia in crisi e al bambino maltrattato di Milano, e le testimonianze dell’Ufficio giovani e servizio civile della Provincia, di Smartlab (Rovereto), Kairos (Pergine) e Altopiano (Andalo), con l’intervento del sindaco Alessandro Betta, dell’assessora comunale Silvia Girelli e di quella provinciale Sara Ferrari.

E in serata lo spettacolo di breakdance di Funkobotz Crew e i concerti di Anansi e The Wise, con installazioni artistiche, buffet e cocktail (rigorosamente analcolici).

Una doppia inaugurazione che dà conto della doppia valenza del progetto che ha portato alla nascita del nuovo centro giovani: da una parte un luogo a disposizione dei giovani, per trovarsi, stare insieme, dedicarsi alle attività preferite; dall’altra uno strumento a disposizione dei «grandi» per offrire alle nuove generazioni un percorso di crescita strutturato. La giornata d’inaugurazione è stata voluta dal Comune di Arco, assessorato alle politiche giovanili e della socialità, e dalla Comunità di Valle Alto Garda e Ledro come una grande festa capace di attrarre soprattutto i destinatari del progetto, i giovani, ma più in generale la comunità altogardesana, alla quale è dedicato.

«Il nuovo centro giovani è aperto già da qualche mese – ha spiegato l’assessora Girelli nella mattina di venerdì 30 gennaio, nel corso della conferenza stampa di presentazione che s’è svolta in municipio – e quindi in qualità di contenitore è già noto e utilizzato; adesso inizia una seconda fase in cui l’obiettivo è dare al progetto un contenuto strutturato, a disposizione delle realtà del territorio. Il centro avrà una valenza sovracomunale, e dopo l’inaugurazione sarà pienamente in funzione. I dettagli sulla gestione saranno resi noti in quell’occasione, e a breve ci saranno un sito web e una pagina Facebook dedicati».

«La Comunità di Valle supporta volentieri questa fase di avvio del centro giovani di Arco – ha detto il presidente Salvador Valandro – che arriva a conclusione di un percorso lungo e impegnativo perché nuovo, con l’idea che il 13 febbraio succederà qualcosa di molto importante, qualcosa di necessario: la partenza di uno strumento a disposizione di tutto il nostro territorio. Il centro giovani è legato strettamente al Piano Giovani di Zona, che è un contenitore di progetti. L’obiettivo ora è portare a compimento al meglio due anni di rodaggio, per vedere come va quello che abbiamo pensato e progettato, e anche per implementare altri percorsi che siano proposti dal territorio».

«L’idea che vogliamo passi alla cittadinanza – ha detto il sindaco Alessandro Betta – è che il centro giovani di Arco è un patrimonio di tutta la Comunità di Valle, anche perché per vivere davvero ha bisogno delle idee, delle energie e della testa di tantissime persone, e la dimensione ampia della Comunità è quella ideale. Ma il nostro auspicio è che il centro sia frequentato anche dai giovani della valle di Ledro e della valle dei Laghi. Quali siano le potenzialità del nuovo centro d’altronde l’abbiamo già potuto verificare in queste settimane di preapertura, nelle quali abbiamo visto tanti giovani impegnati a attivi. Adesso lavoriamo perché le potenzialità siano sfruttate al massimo, diventando un laboratorio in cui si costruisce la società del futuro, e in cui gli stessi giovani siano i protagonisti».

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