Un corso per sei mastri cartai

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TOSCOLANO – Un corso di formazione per aspiranti mastri cartai. Prenderà il via a gennaio nel Museo della Carta di Toscolano, in Valle delle Cartiere, nell’ambito del progetto «Toscolano 1381».

Sei i posti disponibili. La selezione, rivolta ad under 35, è aperta. Basta inviare una mail all’indirizzo [email protected] entro il 15 gennaio. I requisiti richiesti? «Passione, capacità manuali e voglia di scoprire un’arte artigiana che sta scomparendo», spiegano Filippo Cantoni, project manager del progetto “Toscolano 1381” finanziato da Fondazione Telecom, e Maria Grazia Boschetti, presidente della Fondazione Valle delle Cartiere (www.valledellecartiere.it).

Il corso inizierà il 28 gennaio nel centro museale di Maina Inferiore e si svilupperà su 330 ore. Le prime 80 vedranno come insegnante il fabrianese Sandro Tiberi, l’unico maestro cartaio riconosciuto dalla Regione Marche. Le successive 250 ore vedranno i partecipanti lavorare a stretto contatto con i mastri cartai di Toscolano.

I partecipanti impareranno a fare la carta come la si faceva 500 anni fa, seguendo il metodo storico italiano, quello che da Fabriano, culla dell’industria cartaria, si diffuse in tutto il mondo. E scopriranno la magia di un processo quasi alchemico, perfezionato nei secoli, che trasforma cellulosa di puro cotone in un prodotto di pregio, da destinare al mercato della carta da cerimonia, delle arti creative e decorative.

 

La posta in palio va ben oltre l’apprendimento di un’antica e nobile arte. Due dei sei partecipanti al corso, infatti, al termine del percorso formativo saranno assunti con la qualifica di apprendista dalla cooperativa Toscolano 1381, già costituita come impresa sociale.

Una start up che intende generare economia e posti di lavoro, attingendo ad un know how tramandato nei secoli per dare vita ad un prodotto in grado di rivolgersi al mercato di oggi. «L’obiettivo – spiega Cantoni – è creare un polo produttivo che possa continuare a generare lavoro ed economia anche quando saranno esaurite le risorse del contributo Telecom».

La carta «Toscolano 1381» (l’anno a cui risale il primo documento che accerta la produzione cartaria nel paese gardesano) sarà presto pubblicizzata e messa sul mercato. Sarà così rigenerato un territorio periferico come la Valle delle Cartiere, ripartendo da quel bene culturale immateriale che è custodito in questo luogo da quasi sette secoli, ovvero l’artigianato cartario. Una sfida affascinante, che punta sulla riscoperta del valore storico e sociale, ma anche economico, di un bene culturale come il Museo della Carta di Toscolano.

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A Toscolano una scuola per la produzione di carta pregiata in valle delle Cartiere.
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Il mastro cartaio mentre controlla la pasta.
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Controllo della qualità della carta.
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Il Museo della Carta, nella Valle delle Cartiere a Toscolano.
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