Salò, Cipani: “Nel nuovo Pgt massimo contenimento del consumo di suolo”

SALO' - Adozione in Consiglio comunale per la variante del Pgt. L'approvazione definitiva nei prossimi mesi. Cipani: "Ridotte del 3% le destinazioni residenziali e del 21% le destinazioni non residenziali".

Giovedì 16 febbraio il Consiglio comunale di Salò si è riunito per la trattazione dei un solo punto all’ordine del giorno, l’esame ed adozione del nuovo Documento di Piano e variante al Piano dei Servizi e Piano delle Regole del P.G.T. (puoi vedere qui la seduta del Consiglio comunale).

Riportiamo, di seguito, l’intervento del sindaco Giampiero Cipani.

«L’esposizione puntuale e dettagliata che ci è stata fornita dagli architetti Loda e Franceschini dello strumento urbanistico oggi in adozione, certifica in forma esemplare che per la sua redazione è stato scrupolosamente rispettato il previsto iter amministrativo e sono state meticolosamente affrontate tutte le necessarie valutazioni di carattere tecnico-urbanistico anche, e soprattutto, in ottemperanza alle prescrizioni molto stringenti degli Enti sovraccomunali Provincia e Regione in particolare.

In questo mio intervento, peraltro, intendo chiarire quello che è stato l’indirizzo politico che la nostra Maggioranza ha dettato ai tecnici e che questi hanno, con assoluta professionalità, recepito nel predisporre il nuovo P.G.T.

E’ di tutta evidenza che questo Piano si è severamente attenuto a criteri, se volete anche molto rigidi, di totale rispetto ambientale. Il contenimento del consumo di suolo è il principio primo a cui si è ispirato il Piano e di questo siamo particolarmente orgogliosi. Infatti, comunque la si voglia vedere e valutare, questa è stata oggettivamente una scelta coraggiosa intesa a garantire prima di tutto la tutela dell’Ambiente a discapito di qualche facile e superficiale consenso.

Il dato oggettivo e incontrovertibile è che abbiamo ridotto del 3% le destinazioni residenziali e addirittura del 21% le destinazioni non residenziali. Ciò non significa, certo, che a Salò nei prossimi cinque anni o più non si potrà costruire, ma che c’è ancora tanto da costruire, se è vero come è vero che circa il 40% delle previsioni residenziali su Salò dei precedenti piani, è ancora in essere.

Si pensi anche soltanto alla previsione ancora irrealizzata della ex Tavina (Adt 12/A e 12/B) o alle innumerevoli e importanti iniziative di edilizia privata in materia di rigenerazione urbana particolarmente presenti a Salò.

Potrei fare un lungo elenco, mi limito a ricordarne solo alcune: ex Enel, ex Metropol, alcuni immobili in via Rive e soprattutto ex Ospedale, edificio quest’ultimo, al quale lo strumento urbanistico in adozione ha dato una destinazione turistico ricettiva.

Medesima destinazione che avrà l’albergo cinque stelle lusso, il cui cantiere aprirà entro l’anno, in località ex Tavina ad opera di una famosa catena alberghiera e che andrà ad aggiungersi all’albergo pure cinque stelle lusso in località Versine, che verrà inaugurato in primavera.

Due catene alberghiere che, in linea con gli indirizzi urbanistici portati avanti dalle nostre Amministrazioni in ben quattro mandati, daranno a Salò quel profilo di città turistica di elevato livello che le compete. Senza contare le grandi opere pubbliche da aggiungersi a quelle di iniziativa privata cui abbiamo fatto cenno:

  • La Casa della Comunità a Cunettone, un edificio completamente nuovo che migliorerà esponenzialmente i servizi sanitari e socio sanitari di tutto il territorio, potenziando il ruolo comprensoriale di Salò.
  • Il teatro comunale, il cui recupero è in itinere e che alla sua conclusione consegnerà alla città un primato culturale ineccepibile, unitamente ai già realizzati Musa e Palazzo della Cultura (ex tribunale).
  • Il Palazzetto dello Sport a consacrazione del titolo di città dello Sport che da anni Salò si è conquistata.
  • I mini alloggi protetti di via Trieste, con il recupero dell’attuale degradatissimo edificio e la sua valorizzazione in moderno contenitore di servizi per la Comunità salodiana anziana parzialmente non autosufficiente.
  • Il nuovo asilo nido in Via Umberto I, un altro esempio di rigenerazione urbana e di importante potenziamento dei servizi alla persona, ed in particolare alle giovani famiglie, che Salò ha sempre saputo mettere a disposizione dei suoi cittadini e non solo.

Salò dalla fine del secolo scorso è profondamente cambiata, ha potenziato il suo ruolo di capoluogo di un’area vasta, ampiamente certificato dalla presenza sul suo territorio di tutte le realtà al servizio di quest’area (scuole di ogni grado e specie, Compagnia dei carabinieri, luogotenenza Guardia di Finanza, Capitaneria; Guardia Costiera; Polizia di Stato, Vigili del fuoco e chi più ne ha più ne metta) ma, grazie al meraviglioso ambiente in cui è collocata, alla sua straordinaria storia e, soprattutto, grazie ad un’attenta e corretta gestione del suo territorio ha valorizzato negli ultimi vent’anni se stessa, in modo esponenziale. Questo PGT ne ha tenuto conto e si è fatto carico della attenta conservazione di un patrimonio tanto prezioso. Concludo qui il mio intervento – ha detto Cipani -, riservandomi di replicare ed eventualmente approfondire il tema nel corso del dibattito. Ringrazio l’architetto Alessio Loda, l’architetto Fabrizio Franceschini, l’ufficio tecnico nelle persone della dirigente architetto Anna Gatti e della geometra Barbara Ghizzi».

 

 

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