Il chitarrista britannico Jeff Beck in concerto al Vittoriale

GARDONE RIVIERA – Annuncio del Vittoriale: il 23 giugno a Gardone il grande chitarrista, colonna portante dell’evoluzione della chitarra moderna, vincitore di ben 8 Grammy.

L’artista sul palco dannunziano per presentare i brani del suo leggendario repertorio, accompagnato sul palco da Vinnie Colaiuta alla batteria e dalla carismatica bassista australiana Tal Wilkenfeld.

Appuntamento sabato 23 giugno 2018 al Festival del Vittoriale Tener-a-mente.

Prezzi dei biglietti: gradinata libera: 43 € + d.p.; platea e gradinata numerata: 55 € + d.p.; poltronissima: 70 € + d.p.

Biglietti in vendita da sabato 10 febbraio su www.anfiteatrodelvittoriale.it

Informazioni su come acquistare i biglietti: Anfiteatro del Vittoriale – +39.340.1392446 –  www.anfiteatrodelvittoriale.it

Dopo aver annunciato, come primo ospite confermato, il grande Pat Metheny (leggi qui), in concerto sul palco dell’Anfiteatro del Vittoriale il 18 luglio, Tener-a-mente Festival è orgoglioso di annunciare, per la sua ottava edizione, Jeff Beck, sabato 23 giugno, in tour per presentare i suoi leggendari successi accompagnato dall’inconfondibile stile di Vinnie Colaiuta alla batteria e dalla carismatica bassista australiana Tal Wilkenfeld.

Musicalmente attivo dai primi anni Sessanta, Jeff Beck nasce nel 1944 nel Surrey, in Inghilterra. Abbraccia la prima chitarra acustica a dieci anni ed inizia la propria carriera come turnista nei Tridents, ma decolla quando viene chiamato a sostituire Eric Clapton negli Yardbirds, dove rimane per poco più di un anno. Abile show-man, Jeff Beck forma nel 1968 il Jeff Beck Group (Rod Stewart alla voce, Ron Wood al basso, Nicky Hopkins al pianoforte, Mick Waller alla batteria), con il quale pubblica due album, “Truth” e “Beck-ola”, entrambi molto ben accolti dalla critica musicale, ed ad oggi considerati antisegnani dell’heavy metal.

Beck chiude gli anni Sessanta semi immobilizzato in seguito ad un incidente automobilistico e, successivamente, dopo aver rifiutato un ruolo nei Rolling Stone ed in seguito alla dipartita di Stewart e Wood, da nuova vita al Jeff Beck Group con Clive Chapman al basso, Max Middleton alle tastiere, Cozy Powell alla batteria e Bob Tench alla voce. Una nuova direzione artistica accompagna la rinata formazione, la quale prende derive pop, rock, rhythm’n’blues e jazz, anticipando il concetto di musica fusion. Pubblicano due album nei primi anni Settanta, sciogliendosi poco dopo. Nel 1972 Jeff Beck da vita al power trio Beck, Bogert & Appice, incidendo un solo singolo di successo, una cover di “Superstition” di Stevie Wonder.

La carriera artistica di Jeff Beck è costellata di successi, tra collaborazioni importanti (tra cui Carlos Santana, Roger Waters, Bon Jovi, Cyndi Lauper, ZZ Top) e dischi solisti. Nel 1975 Beck incide il primo album solista strumentale, “Blow by Blow”, un disco decisamente fusion per l’epoca, ma che ebbe un inaspettato successo di critica e pubblico. Ad esso seguirono altri nove album solisti, di cui l’ultimo “Loud Hailer”, nel 2016, a sei anni dal precedente. Nel 2015 viene invece pubblicato “Live at Hollywood Bowl”, in occasione del concerto per celebrare i 50 anni di carriera.

Nel 2003 la rivista Rolling Stone lo inserisce al quinto posto dei chitarristi più bravi di tutti i tempi, riconoscendo il merito a Jeff Beck di grande innovatore nella tecnologia e nelle tecniche della chitarra moderna. Otto Grammy Awards vinti e sedici nominations confermano a livello mondiale la bravura di un artista di tale livello.

www.jeffbeck.com – www.facebook.com/jeffbeck

Foto in alto tratta da www.jeffbeck.com; credit Ross Halfin.

L’anfiteatro del Vittoriale degli Italiani, luogo dal fascino senza tempo.

Giunto alla sua ottava edizione, il Festival del Vittoriale Tener-a-mente si conferma come uno tra gli appuntamenti di spicco nel panorama dei festival estivi italiani. L’edizione 2017, la settima, ha sancito la definitiva consacrazione della rassegna, annoverata da GQ Italia tra i cinque migliori Festival nazionali, accanto a manifestazioni storiche come Umbria Jazz ed il Festival dei Due Mondi di Spoleto. Un totale di 26.000 spettatori, con un incremento di pubblico del 60% rispetto al 2016, otto spettacoli tutti esauriti, un’anticipazione firmata “GardaMusei Tener-a-mente” (con Elio alla Valle delle Cartiere di Toscolano Maderno), un “Notturnale Tener-a-mente” (la grande festa offerta da Yahama con concerti notturni nel suggestivo parco del Vittoriale, con una presenza di oltre 5.000 persone), la prima edizione del Premio per attori che recitano la poesia “Più Luce!”, tenuta a battesimo da Gabriele Lavia ed un gran finale che ha visto due spettacoli in esclusiva italiana di Ben Harper.

Dati importanti per un Festival in continua crescita, sia a livello nazionale che fuori dai confini del Bel Paese, come dimostrano i dati di vendita dei biglietti che hanno registrato una presenza di spettatori da ben 32 Paesi da tutto il mondo, con la Gran Bretagna che ha scalzato la Germania dal secondo gradino del podio. L’edizione 2017 ha visto alternarsi sul palco dell’Anfiteatro del Vittoriale grandi nomi della musica internazionale e nazionale, tra cui Ben Harper (doppia data in esclusiva nazionale), LP, Passenger, Ryan Adams, Baustelle, Carmen Consoli, Niccolò Fabi, Jack Savoretti, Mark Lanegan Band, Elbow, Steve Winwood, oltre agli spettacoli nel suggestivo Laghetto delle Danze per “Tener-a-mente Oltre” con nomi di spicco nel panorama avanguardistico come Tigran Hamasyan e Richard Galliano.

Con una direzione artistica affidata dal presidente della Fondazione Il Vittoriale degli Italiani, Giordano Bruno Guerri, a Viola Costa (Ripens’arti) dal 2011, cresce l’attesa per il cartellone dell’ottava edizione di Tener-a-mente, che, come ogni anno, si pone come obiettivo quello di portare grandi nomi della musica internazionale e nazionale nel magnifico e suggestivo Anfiteatro del Vittoriale, tra gli anfiteatri più belli d’Italia, e nel bellissimo ed intimo Laghetto delle Danze, per una serie di concerti, anteprime nazionali, spettacoli ed eventi che si contraddistinguono per qualità e avvenirismo.

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