L’Agguato. Il caso Moro in scena a Salò

SALÒ - Venerdì 30 marzo in Sala dei Provveditori lo spettacolo di e con Pino Casamassima «L’agguato. Del perché rapimmo Moro».

In scena cinque persone: oltre allo stesso autore, Mariarosa Rivali, Susanna Botto, Sandra Porporini e Sergio Isonni.

Questa pagina di teatro-documento, che rappresenta il terzo appuntamento dei dieci previsti e di cui due già svolti di «Salòttoteatro», nasce dai diversi libri che Pino Casamassima ha dedicato all’argomento.

Il quarantennale di quel dramma richiama inoltre l’attenzione su un testo che ha già suscitato consensi e applausi quando è stato rappresentato.

C’è ancora qualcosa di non detto da scoprire in quella tragedia? «Certamente – ha dichiarato Casamassima al Corriere della Sera in un’intervista uscita sul dorso bresciano del 28 marzo -, come per tutti i regicidi – e Moro era un re laico – da Umberto I in su, su cui qualcuno avanza ancora la teoria del complotto, in avanti. Dettagli marginali. Il caso Moro sta nei milioni di carte di 5 processi e 2 commissioni parlamentari, esclusa l’ultima, inutile. Per Moro, nessuno dei cosiddetti complottisti ha mai risposto a una semplice domanda: se Moro doveva morire, perché non è stato ucciso in via Fani con la scorta?».

Lo spettacolo inizia alle 20.45. Ingresso: biglietto unico 6 euro.

 

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