La lamentela: “Gargnano è un paese vietato ai cani”

GARGNANO – Tempi duri a Gargnano per chi ha un amico a quattro zampe. Spiagge, parchi pubblici e persino sentieri escursionistici sono vietati ai cani. La segnalazione di un lettore. E il sindaco annuncia che...

Gargnano sarebbe un paese tutt’altro che «dog friendly», dove chi ama gironzolare con Fido al guinzaglio deve prestare attenzione ai numerosi cartelli di divieto.

La situazione è segnalata da un residente, che si fa portavoce dei tanti possessori di cani, lamentando la mancanza di libertà d’accesso e di movimento per gli animali domestici più amati e diffusi (e che ci invia le foto che vedete in questo post): «A Gargnano ci sono tantissime zone con divieto per cani. Quasi tutte le spiagge: alle Fontanelle, quella di Villa, quella di fronte ai Carabinieri, quella a Bogliaco. Vietato anche il parchetto davanti alla parrocchiale e, incredibilmente, perfino il sentiero per San Valentino».

Il sentiero “non permesso ai cani”.

 

Per i possessori di cani sono divieti anacronistici e penalizzanti, non più in linea con la legislazione nazionale e regionale, che impediscono alle persone con cane al seguito di accedere a luoghi pubblici che dovrebbero accogliere tutti, come le spiagge. «Tra l’altro – segnala ancora il lettore – questi divieti sono illegali. I giudici del Tar Calabria, con la sentenza numero 225 del 28 maggio 2014 hanno infatti stabilito che “è illegittima l’ordinanza del sindaco che ha vietato ai conduttori di animali di accedere alle spiagge libere”».

 

La sentenza dice che «la scelta di vietare l’ingresso agli animali – e, conseguentemente, ai loro padroni – sulle spiagge libere, risulta irragionevole e sproporzionata» e invita le Amministrazioni comunali «a perseguire decoro, igiene e sicurezza mediante regole alternative al divieto».

Ad esempio, limitando l’accesso solo a certi orari o individuando aree apposite dedicate agli animali.

 

Dal canto suo, il sindaco Giovanni Albini nega che in paese ci sia un accanimento particolare nei confronti dei cani e dei loro possessori: «I divieti ci sono per questioni di igiene e in qualche caso, come è successo per i parchi pubblici, sono stati introdotti proprio in seguito a specifiche richieste dei cittadini».

Come sempre, si tratta di trovare un giusto equilibrio tra le esigenze dei padroni dei cani e quelle, ad esempio, dei genitori, che non si sentono sicuri ad avere degli animali liberi, o, peggio, delle deiezioni canine nelle zone dove giocano i loro bambini.

 

La soluzione? «Non anticipo nulla – conclude il sindaco Albini –, ma stiamo considerando un progetto specifico su questo tema, valutando alcune aree che potrebbero essere attrezzate e destinate ai nostri amici a quattro zampe».

 

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