Gonzaga in piazza San Marco a Maderno per il carnevale

MADERNO - Domenica 3 marzo l'associazione Christian Hubmann ci riporta indietro nel tempo portando in piazza il carnevale dei Gonzaga, signori di Maderno. La "Chimerica machina del tempo" ci farà volare dal Rinascimento al Barocco fino alla Belle Epoque.

Anche questo carnevale i Gonzaga dell’associazione Christian Hubmann saranno in Piazza San Marco. Sempre gli stessi, ma mai uguali, con aggiornamenti di ciò che è già stato proposto, ma anche con nuove suggestioni.

Appuntamento domenica 3 marzo, a partire dalle 14.30, in piazza a Maderno.

Grazie alla “Chimerica machina del tempo” troveremo in scena diverse generazioni di Gonzaga, insieme a Torquato Tasso, Ludovico Ariosto e Miguel de Cervantes Saavedra oltre a Veronica Gambara, Gaspara Stampa e Ippolita Torelli Simonetta.

Apre lo spettacolo la musica del nostro complesso di violoncelli “Ensemble Insolitus” diretto da Daniela Savoldi. Segue la lettura di una composizione poetica del nostro Paolo Veronese cui fa da controcanto una spiegazione di Eleonora Gonzaga, moglie di Vincenzo nata de’ Medici, di come Vincenzo ottenne l’assenso al loro matrimonio. Segue “Alhor che dal bel nido…” brano del bolognese Domenico Gabrieli detto Minghino del violoncello (1652-1690) che rappresenta un primo balzo temporale (in avanti) della “Chimerica Machina, che, immediatamente dopo ci trasporta ad ascoltare la voce della bisnonna di Vincenzo, Isabella d’Este già moglie di Francesco II, oggetto dei suoi dileggi dello scorso anno in “Scacco matto”, così come Vincenzo I fu uno dei protagonisti delle nostre precedenti rievocazioni nel 2017.

Isabella rinnova il suo amore per Tuscollano e la Riviera. Vincenzo entra in scena nell’inneggiare del popolo che lo ricorda come figlio di un’altra Eleonora, questa volta d’Austria, e viene accolto da tre dame: Veronica Gambara (Pralboino, 30 novembre 1485 – Correggio, 13 giugno 1550) e Gaspara Stampa (Padova, 1523 – Venezia, 23 aprile 1554) due poetesse illustri trasportate nel tempo con la nostra “machina” e da una amante dello stesso Vincenzo da giovanissimo, dicono i testi quasi adolescente, Ippolita Torelli Simonetta (forse) bellezza da tutti all’epoca conosciuta. La lettera adolescenziale che Vincenzo legge si rifà ad una immaginaria personificazione dello stesso tanto da firmarsi altrove il vostro in Perseo.

La scelta di impersonare Perseo (lo scoglio) risulta ulteriormente significativa. L’uccisore di Medusa incarna in modo perfetto l’ideale trasfigurato del cavaliere che trascorre la propria esistenza salvando impaurite damigelle indifese. (“Ippolita da Eros. Amori e passioni al tempo dei Gonzaga” di Diego Furgeri, Marco Rebuzzi – 2013). Proseguono gli stessi ”..è pur probabile che (Vincenzo) conoscesse l’episodio di Angelica e Ruggiero nell’Orlando Furioso dell’Ariosto”. E noi incontriamo l’Ariosto che legge il suo sonetto” Per che, Fortuna…”. Di nuovo Furgeri e Rebuzzi: “…rilevanza singolare ed affascinante se pensiamo che gli ultimi anni di vita di Vincenzo Gonzaga coincidono con quelli della stesura del Don Chisciotte da parte di Cervantes”.

La fantasia di Vincenzo prosegue nell’incontro con Torquato Tasso, nella realtà storica suo protetto e amico. Segue poi una divagazione comica importata da un altro nostro spettacolo (”In concerto per il Re”); dove il re in questione è niente meno che Enrico VIII Tudor. La sua promessa sposa, Anna di Cleves, compare come un goffo fantasma, a reclamare il suo re per uno scherzoso errore della “machina”. In clima Carnascialesco Giovanbattista Dell’Ottonaio (Firenze 1482Firenze il 17 nov. 1527) è sbalzato dal nostro diabolico strumento dalla corte Medicea. Ma Giovanbattista viene interrotto dall’ingresso di Miguel de Cervantes Saavedra che narra un episodio tra i più famosi del suo paladino don Chisciotte della Mancia. Rappresentato anche nel balletto della danzatrice di corte tratto dal “Don Chisciotte” dell’austriaco e otto/novecentesco Aloisius Ludwig Minkus (Velké Meziříčí, 23 marzo 1826 – Vienna, 7 dicembre 1917). Pertanto, non ci facciamo, anzi non vi facciamo mancare niente: voliamo dal Rinascimento al Barocco fino alla Belle Epoque” seguendo “La chimerica Machina del tempo”.

 

 

Personaggi e Interpreti

Vincenzo I Gonzaga                   Claudio Pagani

Eleonora Gonzaga                    Annamaria Bogna     

Torquato Tasso                        Paolo Veronese          

Liutaio pazzo                             Davide Mariotti

Don Chisciotte                          Fiorella Almici           

Gaspara Stampa                        Caterina Marchetti   

Veronica Gambara                    Luciana Vedovelli      

Giovanbattista Dell’Ottonaio  Marco Castellini        

Isabella d’Este                           Michela Bertanza      

Ludovico Ariosto e Miguel de Cervantes        Riccardo Galeazzi      

Don Chisciotte della Mancia     Fiorella Almici

Danzatore e Sancio Panza         Stefano Maffezzoni

La regina sbagliata                    Caterina Marchetti   

Dama di corte                           Serafina Usardi

Ippolita Torelli Simonetta         Desire Tognazzi

Dama di corte                           Pierangela Gasparella

Dama di Corte                           Germana Bertolotti

Dama di corte                           Marisa Buffagni

Dama di corte                           Georgette Kanga

Cantore di Corte                       Roberto Bogna

Danzatrice di corte                   Gaia Chimini

Buffone                                     Stefano Maffezzoni

Seconda Danzatrice di Corte     Daniela Faustini

Carezzina, Nanetta di corte      Elisa Maffezzoni

Mimo                                         Viola Frera

Maestra dei Musici                    Daniela Savoldi

I musici                                      Ensemble Insolitus     

Dietro le quinte                         Giulio Uberti, Antonio Solazzo

 

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