Coronavirus, la situazione in Trentino

TRENTINO - I dati sul contagio di coronavirus diffusi ieri dalla Provincia di Trento: 4 nuovi decessi. Altri 117 casi nelle ultime 24 ore. In totale sono 378. Prosegue il trend in crescita dei casi di Coronavirus nel Garda tentino.

“Con l’azienda sanitaria abbiamo impostato un piano straordinario che riguarda tutte le strutture ospedaliere trentine: nei reparti di terapia intensiva, pneumologia e malattie infettive stiamo implementando i posti disponibili, più che raddoppiandoli, per essere pronti ad un eventuale incremento ulteriore dei contagi”: il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, nel corso dell’aggiornamento quotidiano sul Coronavirus ha presentato l’organizzazione sanitaria presente sul territorio, chiarendo anche le modalità operative di Apss, per l’approccio preventivo del fenomeno di ulteriore diffusione del Covid-19 in Trentino.

Il piano prevede l’aumento da 33 a 75 posti per la terapia intensiva, da 71 a123 posti per la pneumologia e l’alta intensità e da 22 a 66 per le malattie infettive, distribuito su tutte le strutture territoriali (Cles, Arco, Tione, Cavalese e Borgo Valsugana), non solo in quelle dei grandi ospedali di Trento e Rovereto.

“Ci stiamo preparando a far approdare la nave trentina in approdi sicuri” ha voluto sottolineare il presidente.
Per quanto riguarda i dati odierni della diffusione del contagio, lo stesso presidente Fugatti ha evidenziato che la crescita appare molto più ampia con il passare delle giornate, anche perché vengono conteggiati tra i positivi anche coloro che non sono sottoposti a tampone, ma presentano sintomi dopo aver avuto contatti con soggetti conclamati, proprio al fine di contenere il contagio all’interno della cerchia dei contatti stessi.

Questi i numeri alle ore 14 di domenica 15: 117 i nuovi casi, con 15 persone attualmente in terapia intensiva, 7 guariti mentre i decessi salgono a quota 6. Come spiegato, su 378 contagi, 254 hanno avuto conferma tramite il tampone.

Il presidente Fugatti ha rinnovato l’appello a non uscire per motivi non indispensabili: “Ho visto oggi persone a passeggio per le vie del centro o sulle ciclabili, anziani e bambini, questo non va bene, come non va bene andare a fare la spesa in più di una persona per famiglia o più volte al giorno. Ripetiamo che le nostre raccomandazioni sono essenziali per limitare i contagi: bisogna stare in casa, lo dobbiamo ai nostri figli e ai nostri anziani”, ha detto, annunciando maggiori controlli, in accordo con il Commissariato del Governo, in entrata e uscita dei caselli autostradali per evitare gli spostamenti ingiustificati tra i territori, in violazione, tra l’altro, delle disposizioni governative.

L’assessore alla salute Segnana, specificando ulteriormente i dati, è tornata sulla triste notizia dei nuovi decessi, segnalando che domenica 15 sono riferiti alle località di Ledro, Pinzolo, Soraga di Fassa e Trento. Per quest’ultimo caso si tratta di un non residente, Padre Angelico, il frate che aveva accompagnato in pellegrinaggio ad Assisi un gruppo di fedeli trentini.

L’assessore ha poi ringraziato il personale del dipartimento provinciale per le politiche sociali che risponde al numero gratuito 0461.495244, attivato recentemente per il servizio #resta a casa passo io, per aiutare chi ha bisogno con la spesa a domicilio, la consegna farmaci o solo per essere ascoltati.

 

La situazione sul Garda trentino

Si registra un trend in crescita dei casi di coronavirus anche nell’Alto Garda e Ledro. Il dato riferito a domenica 15 marzo parla di 87 positivi.

Si registrano focolai nei case di cura di Arco e di Bezzecca. Le strutture sono chiuse e il contagio è così controllabile.

Questi i dati relativi ai contagi sul Garda trentino aggiornati alla data di domenica 15 marzo:

  • Arco: 42
  • Ledro: 34
  • Dro: 5
  • Riva del Garda: 4
  • Drena: 2

 

I commenti sono chiusi.