Trentino, forestali attivati per i controlli: “Non andate sui sentieri o a fare legna”

TRENTINO - Non andate sui sentieri e nemmeno a fare legna, rispettate le regole e le ordinanze in vigore. L'appello del presidente e della Giunta provinciale tutta è chiaro: in questa emergenza tutti devono evitare comportamenti e situazioni di pericolo, per se stessi e per gli altri.

E’ importante che tutti si rendano conto che non possiamo aggravare il già pesante carico sopportato dai sanitari. Per questo in campo vi sono circa 120 forestali su tutto il territorio provinciale trentino, con turni che coprono l’intero arco della giornata e che possono sanzionare o segnalare all’autorità giudiziaria i trasgressori. Un controllo ampio, quello dei forestali, non limitato al solo taglio del legname, ma che spazia dalle escursioni fino allo sci alpinismo.

Coronavirus: sentieri e taglio legna vietati

Non andate sui sentieri e nemmeno a fare legna, rispettate le regole e le ordinanze in vigore. L'appello del presidente e della Giunta provinciale tutta è chiaro: in questa emergenza tutti devono evitare comportamenti e situazioni di pericolo, per se stessi e per gli altri. Rendendosi conto che non possiamo aggravare il già pesante carico sopportato dai sanitari. In campo vi sono circa 120 forestali su tutto il territorio provinciale.Maurizio Fugatti Giulia Zanotelli #MarioTonina #iorestoacasa #coronavirushttps://bit.ly/3dk2K6j

Posted by Provincia autonoma di Trento – Pagina Ufficiale on Sunday, 22 March 2020

 

Vi sono ancora alcuni spostamenti non a scopo professionale, oppure cittadini che hanno diritto d’uso civico e si recano nel bosco con trattori, verricelli ed attrezzature varie, con lo scopo dell’approvvigionamento della legna. “Si tratta di una tradizione consolidata, di cui andiamo orgogliosi – è il messaggio della Giunta – ma sappiamo anche che ogni anno da tale prassi si originano diversi ferimenti, anche gravi. Per questo facciamo appello alla responsabilità dei trentini: non possiamo permettere di caricare ulteriormente di lavoro il personale medico, infermieristico e le strutture sanitarie per ferite o lesioni cagionate da attività che non sono prioritarie”.

 

 

 

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