Il 7° reggimento CBRN ha sanificato le Rsa del Garda bresciano

GARDA BRESCIANO - I militari del 7° Reggimento CBRN «Cremona», unità dell’Esercito Italiano specializzata nella lotta ad agenti contaminanti, ha concluso il proprio lavoro sul Garda bresciano: sanificate case di riposo e strutture assistenziali. 

Al posto dei fucili imbracciano nebulizzatori. Sono protetti da tute ermetiche, guanti e mascherine. Sono militari specializzati che ieri, martedì 12 maggio, hanno concluso la sanificazione  degli ambienti delle Rsa del Garda bresciano e della Valle Sabbia.

Un lavoro attuato dai militari del 7° Reggimento CBRN «Cremona» di Civitavecchia, unica unità dell’Esercito Italiano specializzata nella lotta ad agenti contaminanti. Il Reggimento difesa CBRN (acronimo che sta per Chimica Biologica Radiologica e Nucleare) “Cremona”, si è costituito il 31 dicembre 1998 per riconfigurazione del preesistente 7° reggimento artiglieria pesante campale “Cremona”.

la vestizione dei militari del 7° Reggimento CBRN «Cremona» che si preparano per la sanificazione della Rsa di Toscolano.

 

Al fianco dei militari, che abbiamo incontrato ieri a Toscolano Maderno, c’erano gli alpini gardesani, con il capogruppo di Toscolano Alessandro Andreatta e il presidente sezionale della Monte Suello Sergio Poinelli, che hanno fornito sopporto logistico, operando ancora una volta in prima linea.

Ieri, martedì 12 maggio, sul Garda hanno operato tre squadre del «Cremona», ognuna composta da sei miliari. Hanno sanificato tutti i locali della Fobap Anffas di Maderno e delle Rsa di Toscolano, Bogliaco e Tignale.

«Sanifichiamo ogni ambiente – spiega il comandante della squadra che ha operato a Toscolano Maderno, Domenico Api – utilizzando ipoclorito di sodio o prodotti a base alcolica, a seconda delle necessità».

 

Prima degli interventi attuati ieri in alto Garda, i militari avevano già sanificato le case di riposo di Salò e Desenzano nella giornata di lunedì 11 maggio.

Domenica 10 avevano invece operato a Bagolino e Puegnago, l’8 e il 9 in diversi comuni della Valsabbia. Fondamentale, in ogni paese dove hanno operato,  è stato il supporto logistico fornito dalle penne nere dei gruppi Ana locali.

 

 

 

 

 

I commenti sono chiusi.