Riapre il giardino Heller, il parco delle meraviglie

GARDIONE RIVIERA - Sabato 1° maggio riapre il giardino botanico Heller a Gardone Riviera. Un Eden incantato con specie botaniche di tutti in contenenti e opere d'arte sorprendenti.

Di GardaPost Ultimo aggiornamento Apr 25, 2021

Nei circa 10.000 metri quadrati del Giardino Heller sono presenti specie botaniche di ogni parte del mondo, dalle Alpi all’Himalaya, dal Mato Grosso alla Nuova Zelanda, dal Giappone all’Australia, al Canada, all’Africa.

Un vero Eden, un centro di coscienza ecologica, che l’artista austriaco Andrè Heller ha impreziosito facendo dialogare arte e natura, collocando nel parco diverse opere d’arte ed elementi che riconducono a tradizioni e spiritualità diverse: simboli buddisti e tibetani, statue induiste come il Grande Ganesh di Rudolph Hirt, dio-elefante della fortuna e della saggezza, patrono dell’istruzione, convivono con i simboli della cultura metropolitana e della modernità.

Così come incontriamo opere di Roy Lichtenstein, Keith Haring, Peter Pongratz, Susanne Smoegner, Erwin Novak, Edgar Tezak; Rudolph Hirt e dello stesso proprietario.

giardino botanico heller — Un’opera di Keith Haring nel giardino botanico Heller, a Gardone Riviera.

Le origini del giardino

Intorno al 1901 Arturo Hruska, di origine cecoslovacca, laureatosi a Monaco nel 1906, medico dentista degli Zar, della Famiglia Reale Italiana, dei Papi Pio XII e Giovanni XXIII, di re Alberto del Belgio, naturalista, botanico, si trasferisce dall’Austria a Gardone Riviera.

E’ subito la bellezza e la luminosità del lago a colpire il medico tanto da fargli acquistare un terreno, inizialmente terrazzato a vigneto, con un’estensione di circa 15.000 metri sul declivio del Monte Lavino. Ed è qui che Hurska comincia a progettare il suo giardino botanico.

La città-giardino Gardone Riviera deve la sua fama soprattutto ai giardini realizzati all’inizio del ventesimo secolo, nel periodo di massimo splendore della località turistica, a questi appartiene anche il giardino botanico che Hruska realizzò tra il 1912 e il 1914, divenuto Fondazione André Heller nel 1989.