Desenzano: Articolo Uno, Sinistra Italiana e Cinque Stelle alleati. Spiller candidato sindaco

DESENZANO - Articolo Uno, Sinistra Italiana e Cinque Stelle alleati per un’alternativa al governo di Desenzano. Il candidato sindaco è Andrea Spiller, consigliere uscente del Movimento 5 Stelle.

Prima vera ufficializzazione sul fronte delle amministrative a Desenzano del Garda. La rendono nota Articolo Uno, Sinistra Italiana e Movimento Cinque Stelle.

Scrive ilM5S, presente in Consiglio Comunale a Desenzano da quasi 10 anni: «Intendiamo proseguire questo percorso nelle istituzioni, guidando la nostra città verso un futuro fatto di innovazione, sviluppo sostenibile, cura e tutela delle persone e del territorio. Vogliamo tracciare la rotta per una città a misura di cittadino, inclusiva ed accogliente. Il Movimento 5 Stelle parteciperà alle prossime elezioni amministrative a Desenzano, lo farà sostenendo Andrea Spiller, attuale portavoce in Consiglio Comunale, nonché Vicepresidente del Consiglio, come proprio candidato Sindaco».

Ingegnere di 34 anni, nato e cresciuto a Desenzano, sposato e con un bimbo, da ormai 5 anni porta in Consiglio Comunale la voce di tanti cittadini desenzanesi, le richieste, le proposte, le idee per cambiare in meglio la nostra città. Da molto più tempo invece crede e promuove i valori fondanti del Movimento 5 Stelle, un modello di politica che nasce dal basso e che fa della partecipazione attiva dei cittadini il perno intorno a cui ruota l’azione amministrativa.

Continua il M5S: «Non saremo tuttavia soli in questo percorso, altre forze politiche radicate e presenti da anni sul territorio, quali Articolo 1 e Sinistra Italiana, saranno compagne di viaggio con cui sviluppare e costruire una visione di città rivolta al futuro ma con solide radici culturali e sociali.

Proprio sui temi e sui contenuti del programma ci stiamo confrontando per dare alla nostra città una prospettiva ed un orizzonte a cui puntare, dopo 5 anni in cui le problematiche interne alla maggioranza hanno compromesso la stabilità e l’affidabilità dell’attività politica ed amministrativa».

Andrea Spiller.

 

La posizione di Articolo Uno – Sinistra Italiana

In un nota la segreteria di Articolo Uno Desenzano – Sinistra Italiana del Garda fa sapere: «Desenzano è un laboratorio politico che ha spesso anticipato le tendenze in atto a livello nazionale. Prima che nel 1996 l’Ulivo di Prodi battesse Berlusconi, sul lago di Garda i Progressisti portavano Massimo Rocca a palazzo Bagatta. E quando nel 2001 la Casa delle Libertà governava l’Italia, Felice Anelli era già sindaco di Desenzano. Lo stesso Anelli, dopo gli anni della Giunta Pienazza, era rieletto nel 2007 poco prima del ritorno di Berlusconi. In anni più recenti, Rosa Leso ha anticipato di poco, nel 2012, i governi Letta, Renzi e Gentiloni.

Veniamo a noi. Proseguendo nella tradizione di alternanza, nel 2017 una coalizione tra forze politiche di destra e liste civiche centriste ha eletto sindaco Guido Malinverno. Dopo un anno il parlamento ha espresso prima un governo con la destra, poi con la sinistra, poi con un tecnico pur di evitare le elezioni e salvare il salvabile. Cosa ci suggerisce tutto questo? Cosa potrebbe insegnare alle forze che si affacciano alle prossime elezioni amministrative?

Il quadro inizia ad essere chiaro: le forze organizzate che hanno sostenuto Malinverno molto probabilmente lo ricandideranno in quanto “punto di caduta” che scontentando un po’ tutti non permette di porre veti a nessuno. Le liste civiche, con lo stesso modesto entusiasmo, seguiranno a ruota dopo essersi guardate un po’ in giro. Vecchie volpi della politica locale, sbiadito il verde padano, stanno annusando il promettente bacino del no-qualcosa.

Nell’altro campo, dal quale più d’uno si sarebbe aspettato un’alternativa, emerge come promessa di rinnovamento della politica locale un imprenditore già consigliere di Forza Italia, già assessore della Giunta Anelli, ex candidato sindaco di due liste civiche. Sergio Parolini ha svolto con capacità il suo ruolo di oppositore e ha mostrato senso istituzionale, cose che di questi tempi non sono da poco, ma che non bastano per farne l’alfiere di un campo largo progressista.

A sostenerlo saranno un Partito Democratico in difficoltà, che non ha saputo esprimere un proprio candidato e sembra aver rinunciato in partenza ad esercitare il suo ruolo, e qualche lista civica, una delle quali, particolarmente agguerrita si autodefinisce come “il punto di riferimento dei progressisti” senza timore di essere smentita.

Convitati di pietra, i 12.000 o più elettori desenzanesi che prevedibilmente non si recheranno alle urne, consegnando alla città un sindaco che già in partenza saprà di essere poco rappresentativo e autorevole.

“Tutti al centro! Tutti al centro!” sembra essere lo slogan delle alleanze che rischiano di obbligare i desenzanesi a scegliere tra due correnti dello stesso moderatismo e tra due candidati appena distinguibili.

Serve, oltre a quanto scritto sulla carta dei programmi, un modo di fare che segni la discontinuità con il peggio di questi anni: l’inerzia e l’improvvisazione nell’azione amministrativa, l’incapacità di ascolto e dialogo con i cittadini, la prepotenza verso le minoranze. Nel pendolo tra populismo e comunità che contraddistingue l’inquieta vita politica desenzanese, tornare ad anticipare il futuro. In una parola, riprendere il polso della città.

Fino a un certo punto ci avevamo creduto.

Articolo Uno , per quattro mesi, si è messa in gioco come forza piccola, ma non settaria e non priva di qualche esperienza politica, per far nascere una coalizione il più larga possibile, che spaziasse dalle altre forze della sinistra all’area moderata, dalle liste civiche di minoranza a quelle deluse dall’esperienza dell’amministrazione in carica, con un’attenzione verso tutte le forze che in questi anni a Desenzano si sono opposte alla deriva antidemocratica e a scelte sbagliate per la città, come il M5S. Con questo spirito ha messo a fuoco e condiviso il profilo del candidato, proposto dei nomi, allacciato contatti, senza mai porre veti anzi ricevendone alcuni, fino a che dal cilindro dov’era forse già presente non è spuntato il candidato “prendere o lasciare” Sergio Parolini. Il campo largo era diventato un orticello risicato, se non ancora numericamente, almeno politicamente.

Sinistra Italiana ha partecipato con interesse alle prove di costruzione di una proposta di centro sinistra, abbandonando quel tentativo quando lo sbandamento del perimetro verso il centro e oltre si è mostrato troppo marcato.

E’ il momento – riteniamo – di schierarsi per dare una casa a tutti i desenzanesi che non si riconoscono in nessuno dei due principali candidati, i quali propongono con minime varianti lo stesso schema di gioco. Di portare, o riportare a votare, quanti cercano un’alternativa tra un “Malinverno bis” e un ”Bis di Malinverno”, di giocare in un campo largo di forze che si riconoscono in valori comuni come l’integrità e la trasparenza, la democrazia partecipativa, un’idea di sviluppo non solo quantitativo, un’attenzione particolare ai beni comuni, ai giovani e ai bisogni sociali.

Andrea Spiller, consigliere uscente del Movimento 5 Stelle, in questi anni ha dimostrato di avere le carte in regola per candidarsi a governare la città. Ha svolto con coerenza e capacità il ruolo di opposizione e con grande correttezza quello di vice-presidente del Consiglio comunale. Ha rispetto delle istituzioni, non ha ambizioni né interessi personali. Ha contribuito col suo voto e con quello degli altri Consiglieri Comunali di 5 Stelle a garantire al centrosinistra la continuità nel governo della Provincia di Brescia.

Il programma unitario a cui stiamo lavorando, e che presenteremo presto – conclude la segreteria di Articolo Uno Desenzano Sinistra Italiana del Garda – , recepisce le istanze espresse da tutte le forze che stanno dando vita a questo progetto».

 

 

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