Appello del Vescovo di Brescia per l’accoglienza diffusa

BRESCIA - Appello della Diocesi ai bresciani per mettere a disposizione spazi, disponibilità, talenti e unire le forze per realizzare esperienze di accoglienza diffusa.

La Chiesa Bresciana rinnova l’appello a una accoglienza diffusa.

In queste ore in Prefettura si sta definendo il quadro delle responsabilità istituzionali per la definizione della regia e della cornice normativa per la gestione dell’emergenza.

«Nondimeno – scrive la Diocesi in un comunicato – il dramma delle persone in fuga dalla guerra sta prendendo dimensioni inimmaginate e siamo consapevoli che occorra prepararsi ad arrivi sempre più massici. È in questa prospettiva che diventa una priorità offrire il vitale soccorso ai nostri fratelli e sorelle oppressi dalle bombe e dalla paura e aprire le nostre comunità all’ospitalità.

L’appello è rivolto a tutti coloro che intendono attivarsi per la pace mettendo a disposizione spazi, disponibilità, talenti e unire le forze per realizzare esperienze di accoglienza diffusa, condividendo e organizzando con parroci e amministrazioni locali le risposte via via emergenti.

L’accoglienza di 17 persone (9 persone accolte presso ENS – Ente Nazionale Sordi attraverso l’impegno di Caritas Diocesana di Brescia e 8 persone accolte presso un albergo attraverso l’impegno del Comune di Brescia) va in questa direzione: dal 7 marzo, con il supporto di Caritas Diocesana Brescia e della cooperativa Kemay, sono ospitate presso il Centro Saveriano di animazione Missionaria (Brescia).

“Quello di cui avrete bisogno, come Chiesa bresciana lo metteremo a disposizione” ha detto il vescovo Pierantonio Tremolada questo pomeriggio ai primi profughi arrivati presso i Saveriani. “Mi fa piacere di vedere i bambini. Vi auguro di trovare un po’ di serenità qui con noi. So che state soffrendo tanto, ma sappiate che vi siamo molto vicini. Siamo convinti che il Signore aprirà una strada e ci permetterà di camminare nella pace. Tutta la Chiesa, tutta la Diocesi, desidera accompagnarvi. Colgo l’occasione per ringraziare i Padri Saveriani che hanno messo a disposizione gli spazi. Ho visto che nella nostra Diocesi tante persone hanno già dato una disponibilità: saremo felici di accogliere altre persone. Abbiamo rivolto un appello perché non mancasse la preghiera, ora rivolgiamo un ulteriore appello per rispondere ai bisogni immediati. Sarà importante farlo bene”.

Continua l’appello della Diocesi: «Se abbiamo ambienti, mettiamoli a disposizione. Coordiniamoci con la Caritas e con le Istituzioni. C’è bisogno di una grande rete di solidarietà, ma sono convinto che potremo fare molto»

Nel contempo la Chiesa Bresciana continua a promuovere e sostenere la raccolta fondi di Caritas Diocesana Brescia, in cordata con Caritas Italiana a sostegno delle Caritas nazionali in Ucraina (Caritas Ucraina e Caritas Spes) e delle Caritas Nazionali vicine (Caritas Ungheria, Caritas Slovacchia, Caritas Bulgaria).

Dal lancio della campagna di raccolta fondi (28 febbraio) a oggi sono stati raccolti euro 41.000.

Causale: EMERGENZA UCRAINA

  • c/c postale n° 10510253 intestato a Caritas Bresciana c/c bancario intestato a Diocesi di Brescia – Ufficio Caritas presso BPER BANCA, IBAN: IT 65 L 05387 11205 000042708650
  • c/c bancario intestato a Fondazione Opera Caritas San Martino – ramo Onlus presso Banca Intesa Sanpaolo, IBAN: IT 82 C 03069 09606 100000002695.

Effettuando il versamento tramite c/c bancario alla Fondazione Opera Caritas San Martino – ramo Onlus, l’importo sarà deducibile, per effetto dell’art. 1 D.L. 35 del 2005, dalla dichiarazione dei redditi.

Se si necessita della certificazione delle offerte, si può contattare la Caritas (tel. 030 3757746 – email: [email protected]) per fornire i dati necessari per la suddetta certificazione (indirizzo e codice fiscale).

 

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