Sirmione, l’opposizione: “Che fine ha fatto la ciclabile di via XXV Aprile?”

SIRMIONE - Il gruppo Uniti per Sirmione chiede trasparenza sul progetto della ciclabile: «Non è forse diritto dei cittadini e dell’opposizione avere un’anteprima del progetto per poter presentare eventuali migliorie o correzioni?».

«Tra le priorità di un’Amministrazione – scrive in una nota il consigliere Andrea Volpi – ci dovrebbe essere la trasparenza, soprattutto quando si tratta delle scelte relative a come investire i soldi della Comunità come, ad esempio, i lavori pubblici.

La trasparenza nell’azione di una Pubblica Amministrazione è un obbligo previsto dalla legge (Codice della trasparenza D.Lgs. 33/2013), oltre ad essere stato scritto nero su bianco nei primi paragrafi del Programma Elettorale 2019 di Vivere Sirmione dove si legge “va garantita pure l’immediata disponibilità di ogni atto amministrativo in piena trasparenza…”.

L’Amministrazione Vivere Sirmione, però – prosegue Volpi -, continua a darci dimostrazioni di essersi dimenticata della promessa elettorale. Qualche esempio? La realizzazione della pista ciclabile di Via XXV Aprile, un’opera dal valore di 2 milioni di Euro di cui, però, non si hanno notizie.

Infatti, nel Consiglio Comunale dello scorso agosto l’Assessore Roberto Campagnola ha dichiarato che esisteva un progetto preliminare e, nel Consiglio Comunale del 30 novembre 2022, ha “rassicurato” il consigliere di opposizione Andrea Volpi specificando che il progetto “è stato portato nella nostra Commissione Paesistica la settimana scorsa e quindi poi seguirà l’iter procedurale alla Soprintendenza”.

Alla richiesta di accesso agli atti presentata dal consigliere Volpi in data 26 agosto, però, ad oggi non è mai stata data risposta né presentata nessuna documentazione, seppur l’adempimento sia un obbligo previsto dalla legge entro un termine tassativo di 30 giorni la PA è tenuta a rispondere (art. 5 D.Lgs.). Nessuna risposta nemmeno ai solleciti inviati sempre mezzo pec dall’opposizione.

Se il progetto esiste e le dichiarazioni dell’Assessore sono veritiere, perché quindi non viene dato riscontro alla richiesta di Accesso agli Atti? Non è forse diritto dei cittadini e dell’Opposizione avere un’anteprima del progetto per poter presentare eventuali migliorie o correzioni? Non è forse un dovere dell’Amministrazione rendere partecipi i cittadini di ciò che verrà realizzato con i denari della Comunità?

La chiusura e la riluttanza a condividere questo progetto sono sinonimi di approssimazione nella gestione degli iter e degli obblighi Amministrativi o sono un maldestro modo di voler nascondere delle lacune di un progetto che deve proseguire senza poter esser “revisionato”? Oppure sono legate ad un modo di amministrare poco in linea con le disposizioni di legge previste da uno Stato Democratico come il nostro?

L’approssimazione nella realizzazione delle opere pubbliche e nella programmazione delle stesse – continua la nota dell’opposizione – non si limita solo alla pista ciclabile in oggetto, ma la si può riscontrare in una lunga lista di opere che dovevano essere realizzate nel 2022 secondo il piano triennale delle opere pubbliche, ma di cui non si hanno tracce. Uno degli esempi più “famosi” è il PP1 presente da tempo immemore nella campagna elettorale e nel bilancio Comunale, con 23 milioni e 800 mila Euro, ma mai realizzato. Oppure, ancora, la riqualificazione del tratto stradale Colombare-Sirmione con parcheggio in zona cimitero per un valore di 12 milioni e 700 mila euro. L’Amministrazione Vivere Sirmione ha intenzione di portare a termine i progetti che la cittadinanza sta aspettando da anni o si limita a frasi di comodo e pura facciata?

L’opposizione e la cittadinanza non vogliono le “rassicurazioni” dell’Assessore Campagnola, bensì il rispetto dei principi di trasparenza che sono alla base della vita democratica della nostra comunità, a partire dal corretto accesso agli atti pubblici come richiesto dal consigliere Andrea Volpi».

 

 

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