Non c’è niente da fare

ARCO - Si presenta giovedì 29 febbraio nella sala consiliare al Casinò municipale di Arco l’indagine «Non c'è niente da fare» sui desideri e le richieste dei giovani del territorio.

Realizzata dalla dott.ssa Molin, gestita dall’Apsp Casa Mia e cofinanziata dalla Comunità di valle Alto Garda e Ledro e dai Comuni di Arco, Drena, Dro, Ledro, Nago-Torbole, Tenno e Riva del Garda, l’indagine ha consentito di porre in luce elementi fondamentali per la programmazione delle prossime azioni di promozione del benessere e di prevenzione del disagio fra i giovani del territorio.

Lo studio, basato su una serie di dati empirici raccolti tra gli studenti tredicenni del territorio, ha lo specifico obiettivo di indagare caratteristiche del tempo libero, desiderata e bisogni, nonché livelli di benessere dei ragazzi dell’Alto Garda e della valle di Ledro.

Gli elementi che sono emersi sono vari, fra loro intrecciati e richiedono una specifica attenzione da parte degli stakeholders e di tutti gli adulti che rivestono un ruolo significativo nella vita dei giovani: genitori, allenatori e insegnanti, ma non solo; i quali sono, più o meno esplicitamente, chiamati dai giovani a «fare qualcosa» (per restare nelle parole che hanno dato forma allo studio).

L’incontro, aperto a tutti, inizia alle ore 20.

 

 

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