Tutela del Garda: ecco il “Contratto di lago”
LAGO DI GARDA – Un «Contratto di lago» per delineare politiche mirate ad un uso sostenibile della preziosa «risorsa acqua». L’iniziativaraccoglie l’eredità di Eulakes.
Eulakes è un progetto finanziato dall’Unione Europea con 3 milioni di euro per studiare gli effetti dei cambiamenti climatici sui grandi bacini europei (qui ulteriori info). Il Contratto di lago è promosso e coordinato dalla Comunità del Garda col sostegno di enti, Amministrazioni, soggetti pubblici e privati che vorranno aderirvi volontariamente.
«Sarà un tavolo permanente – spiega Pierlucio Ceresa, segretario generale della Comunità – che dovrà delineare la strategie per una gestione ambientale oculata, consapevole e il più possibile unitaria della preziosa risorsa idrica gardesana».
L’iniziativa è stata presentata il 19 settembre 2013 a Torri del Benaco, in occasione dell’evento conclusivo del progetto Eulakes, giunto alla sua scadenza dopo oltre tre anni di lavori, studi e ricerche su quattro grandi bacini europei: il Garda, il Balaton in Ungheria, il Neusiedl in Austria e il lago Charzykowskie in Polonia.
I risultati delle ricerche condotte nell’ambito di Eulakes parlano di un lago di Garda sostanzialmente in salute, ma non immune da minacce che impongono di tenere alta la guardia, anche in considerazione del fatto che il Benaco rappresenta il maggior serbatoio d’acqua dolce italiano.
«In futuro – spiega Ceresa – dovremo risparmiare acqua, perché ce ne sarà sempre meno. Si rende dunque necessario programmare un monitoraggio permanente e costante della qualità e degli usi idrici. Sarà lo scopo del Contratto di lago». I pericoli da monitorare e contrastare sono tanti: i metalli, le specie invasive, le eccessive escursioni dei livelli e, soprattutto, le cianotossine, elementi tossici presenti nel Garda a livelli fortunatamente tali da non rappresentare un rischio sanitario. Ma presenti. Il problema c’è, insomma, e non va sottovalutato. Il Contratto di lago dovrà farsene carico e fornire indicazioni a chi prende decisioni in tema di governance ambientale.
Ecco il testo integrale del Contratto di lago.
EULAKES – LOCAL AGREEMENT LAGO DI GARDA
Documento preparatorio al “Protocollo d’Intesa” denominato
“CONTRATTO DI LAGO PER IL FUTURO DEL BACINO BENACENSE”
PREMESSO CHE:
– la Comunità del Garda, soggetto operante dal 1955 con l’obiettivo di rafforzare la governance nel bacino Gardesano è stata capofila del progetto di cooperazione Europea denominato: European Lakes under environmental stressors (supporting the lake governance to mitigate the impact of climate change) – EULAKES;
– Il progetto Eulakes ha l’obiettivo prevalente di accrescere la capacità di governance ambientale dei territori coinvolti soprattutto in vista dei futuri scenari di cambiamento climatico;
– Nell’ambito del progetto EULAKES, finanziato dal programma Europeo Central Europe, si è proposto il Contratto di Lago quale strumento a supporto della governance dei processi di sviluppo locale;
– Il Contratto di Lago viene perseguito per la sua capacità di coinvolgere in modo chiaro tutti i soggetti interessati nella gestione e/o utilizzo della risorse ambientali ed in particolare delle acque ricadenti nel bacino benacense, con particolare riferimento agli stakeholder individuati nelle indagini di Eulakes;
– Il Contratto di Lago si propone di assumere come orizzonte convenzionale quello relativo all’attuazione degli obiettivi di qualità della Direttiva 2000/60/CE (o “Direttiva Acque”) che sottolinea, tra i requisiti strategici, la partecipazione e il coinvolgimento delle comunità locali;
– Il presente processo di costruzione del Contratto di Lago è basato sulle conoscenze e sull’esperienza acquisita nell’ambito del progetto EULAKES e si pone l’obiettivo di condividere ed attivare le più appropriate azioni di mitigazione ed adattamento a scenari di rischio ambientale in un contesto di probabile cambiamento climatico;
-Il progetto è strutturato nei seguenti Work Packages:
– WP1: Project management and coordination – gestione e coordinamento del progetto;
– WP2: Communication, knowledge management and dissemination – comunicazione, gestione delle conoscenze e disseminazione;
– WP3: Implementation of existing monitoring systems – Implementazione dei sistemi di monitoraggio esistenti;
– WP4: Vulnerability and risk assessment – Vulnerabilità e valutazione del rischio;
– WP5: Pilot actions – Azioni pilota;
– WP6: Joint transnational strategy development – a new model of environmental governance – Sviluppo di una strategia unitaria internazionale, un nuovo modello di governance ambientale.
I contenuti del progetto sono disponibili in formato di report e interattivo presso il sito eulakes.eu e il sito eulakes-model.eu
Preso atto che:
le indagini sviluppate nel progetto Eulakes hanno permesso di descrivere a scala regionale, i principali aspetti dei cambiamenti climatici che potranno interessare entro la fine del secolo il bacino Gardesano così come sinteticamente riassunti:
– Modifica dei regimi pluviometrici con un’alterazione della distribuzione stagionale e una riduzione complessiva della quantità di pioggia annua;
– Deposizione posticipata e scioglimento anticipato delle precipitazioni nevose nella componente montana del bacino imbrifero;
– Alterazione del regime termico con aumento complessivo della temperatura media fino a +5°C;
– Aumento della temperatura media dell’acqua;
– Aumento degli eventi estremi: forti precipitazioni, periodi siccitosi e ondate di calore;
– Diminuzione delle giornate di gelo.
CONSIDERATO CHE:
i principali impatti collegati alle variazioni climatiche sopra elencate sono così sintetizzabili:
– Alterazione dei cicli idrologici quindi delle dinamiche del livello del lago;
– Riduzione della capacità di rimescolamento della colonna d’acqua con conseguente alterazione della distribuzione dei nutrienti, ipossia, aumento dei processi di mineralizzazione al fondo;
– Alterazione della funzionalità del reticolo idrico superficiale;
– Alterazione della funzionalità dell’acqua di falda;
– Aumento del rischio di incendi boschivi;
– Diffusione di specie maggiormente termofile e maggiore probabilità di affermazione di nuove specie invasive;
-Esondazioni e dissesti idrogeologici.
CONSIDERATO ALTRESÌ CHE
gli impatti dei cambiamenti climatici avranno effetti sulla funzionalità del sistema ambientale e socio economico dell’intero bacino benacense e che tali effetti possono essere in prima istanza denominati rischi e descritti come segue:
A – Rischi di ordine ecologico e ambientale
– Alterazione nella distribuzione degli habitat (ad esempio contrazione degli ambienti tipicamente alpini ed aumento degli ambienti più termofili, perdita di alcune comunità di macrofite);
– Contrazione degli habitat igrofili e microtermi (canneti, torbiere, ecc.);
– Rarefazione o scomparsa delle specie al limite meridionale del loro areale (es gallo forcello, gallo cedrone, Saxifraga tombeanensis, ecc);
– Espansione delle specie animali o vegetali maggiormente termofile;
– Inserimento di nuove specie animali o vegetali anche invasive.
B – Rischi di ordine socio-economico
– Deterioramento della qualità dell’acque ai fini potabili e di balneabilità per proliferazione di alcun specie algali (quali ad esempio cianobatteri);
– Incremento dei conflitti d’uso per l’utilizzo multifunzionale delle acque benacensi (turismo, agricoltura, uso potabile, sfruttamento idroelettrico);
– Aumento dei costi di potabilizzazione per deterioramento della qualità dell’acqua (es. presenza di cianotossine);
– Alterazione della funzionalità del profilo costiero;
– Difficoltà nelle attività di attracco e navigazione (in concomitanza all’abbassamento del livello);
– Congestione del collettore per aumento intensità di pioggia/livello del lago
– Rischi per la salute umana (ondate di calore)
VALUTATO INOLTRE CHE:
il lavoro tecnico-scientifico sviluppato nell’ambito del Progetto Eulakes ha definito una serie di misure di mitigazione e di adattamento
ACCORDA:
con il presente Protocollo d’intesa ovvero riconosce il dovere di collaborare con i soggetti firmatari per il perseguimento dei seguenti impegni per il prossimo triennio:
– Supporto alla ricerca di soluzioni per l’ammodernamento dei sistemi di collettamento dei reflui fognari;
– Sostegno ad iniziative di implementazione dei sistemi di monitoraggio degli inquinanti chimici e biologici;
– Sostegno e sviluppo di percorsi di educazione ambientale sulle tematiche dei cambiamenti climatici e qualità delle acque benacensi;
– Promuovere campagne informative sugli effetti dei cambiamenti climatici e sulle azioni di prevenzione, mitigazione ed adattamento attuabili.
e di dare altresì continuità al processo di governance dei cambiamenti climatici così come indicato nel Progetto EuLakes con l’obiettivo è quello di giungere alla costruzione di un successivo Piano di Azione i cui contenuti ed obiettivi saranno il frutto del lavoro del territorio stesso, attuato con il Coordinamento della Comunità del Garda.