Padenghe: obbligo di pulizia delle aree dismesse

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PADENGHE – Il sindaco Avanzini ha firmato un’ordinanza che impone la sistemazione di luoghi privati in cattivo stato di manutenzione o, peggio, abbandonati.

«Un ambiente disordinato – spiegano in municipio – fa danni all’immagine di un luogo, ma può creare problemi anche alla salute della gente. Così, a Padenghe, i luoghi privati in cattivo stato di manutenzione o, peggio, abbandonati dovranno essere messi in ordine al più presto. L’ordinanza n.19 del 23 settembre 2014 firmata dal sindaco Patrizia Avanzini infatti è molto chiara: i proprietari di aree verdi, artigianali e industriali dismesse e di terreni incolti o coltivati, hanno l’obbligo di procedere alla pulizia delle aree oltre che di conferire eventuali rifiuti all’isola ecologica comunale di via dell’Artigianato».

Il Comune si rivolge anche agli amministratori di stabili con annessi parchi e giardini e ai responsabili di luoghi su cui sono aperti dei cantieri. Perché questa decisione perentoria? La ragione è semplice e molto importante: perché la noncuranza, oltre a sminuire il decoro del paese, potrebbe creare danni alla salute delle persone e alla sicurezza dei cittadini. L’incuria infatti determina la diffusione di vegetazione infestante come ad esempio l’ambrosia, il proliferare di animali pericolosi come rettili e insetti e la riduzione della visibilità della segnaletica stradale, dei semafori e della illuminazione pubblica.

Ecco allora che il sindaco Avanzini ha firmato l’ordinanza dove viene evidenziato l’obbligo di mantenere in perfetto stato di conservazione le siepi e le essenze arboree con interventi di potatura e di tenere in ordine le zone di cantiere per evitare eventuali ricadute negative sulla viabilità pubblica. Gli interventi dei privati dovranno essere effettuati ogni qualvolta che se ne ravvisi la necessità così da preservare la salute delle persone e l’immagine pulita del paese. Chi non provvederà alla pulizia delle aree verdi, pagherà una multa che andrà dai 25 ai 500 euro. E poi, una volta pagata la sanzione, il Comune potrà imporre in ogni caso l’esecuzione dei lavori a spese dei trasgressori.

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