Itinerari storici gardesani

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SALO’ – Venerdì 18 settembre prende il via la II edizione degli “Itinerari storici gardesani”, ciclo di conferenze organizzati annualmente dal gruppo archivio dell’Associazione storico-archeologica della Riviera del Garda.

La prima edizione degli “itinerari” si era svolta nel 2013, mentre nel 2014 aveva lasciato il posto alle celebrazioni per il 450° anniversario di fondazione dell’Ateneo di Salò.

Si tratta di conferenze su argomenti attinenti la storia di Salò e del territorio gardesano, con particolare riferimento agli archivi salodiani, della cui inventariazione e valorizzazione si occupa l’ASAR in base ad una convenzione con il Comune di Salò.

Salò, lo ricordiamo, gode di una notevole dotazione di memorie archivistiche, che spaziano dalla fine del XIV secolo al XX ed interessano, soprattutto l’archivio della Magnifica Patria, non solo Salò, ma tutto il territorio dell’antica Comunità di Riviera.

Il programma consta di quattro incontri, che si tengono nella sala dei Provveditori del Municipio salodiano a partire dalle ore 17.30 nei venerdì 18 settembre e 2, 16 e 30 ottobre.

Il calendario

Venerdì 18 settembreSALÒ. LA NOSTRA STORIA IN RETE.

Libera consultazione dell’archivio d’antico regime del Comune attraverso il sito del Politecnico di Milano.

Interventi:

Roberto Grassi (Regione Lombardia): Digitalizzazione dell’archivio antico del Comune di Salò, un caso “di scuola”.

Paola Ciandrini (Politecnico di Milano): Le dodici fatiche di Salò. Genesi della pubblicazione on line dell’inventario della sezione di antico regime del Comune.

Giuseppe Piotti (ASAR): Un esempio di ricerca: Pietro Pedrazzi, un eroe salodiano.

A proposito di questo incontro, ricordiamo che l’inventario del ricco archivio di antico regime del Comune di Salò è stato redatto dall’équipe archivistica dell’ASAR e pubblicato nel 1997, sotto la sapiente guida del dott. Giuseppe Scarazzini, ex Soprintendente Archivistico della Regione Lombardia, incaricato dell’opera dal Comune. Lo stesso Scarazzini, grande appassionato dei nostri archivi, morendo nel 2009 ha lasciato un cospicuo fondo a vantaggio degli archivi salodiani: quel lascito ha reso possibile restaurare alcuni antichi registri e costituire un laboratorio di digitalizzazione, che, grazie al lavoro di alcuni componenti del gruppo archivistico, ha permesso la riproduzione digitale di tutti i documenti dell’archivio comunale antico per un totale di circa 140.000 immagini. La Regione Lombardia e il Politecnico di Milano hanno predisposto un ambiente web (“Archimista web”) in cui è stato pubblicato l’inventario, nel quale alle schede delle singole unità sono state associate le immagini digitali di tutti i documenti. Oggi a chiunque possieda un collegamento internet è possibile accedere all’inventario e percorrere i documenti digitalizzati di tutto l’archivio. Precisiamo che, per ora, Salò è l’unico comune il cui archivio sia stato interamente pubblicati in forma digitale nel portale ARCHIMISTA.

Nel corso della serata verrà data una piccola dimostrazione di una possibile ricerca via internet nell’archivio comunale, che permetterà al pubblico di imparare ad entrare in questo ricchissimo scrigno della nostra storia e di percorrerlo in modo autonomo.

L’esempio di ricerca riguarderà un salodiano morto nel 1630, Pietro Pedrazzi, ignoto a tutti, ma, come cittadino impegnato nelle istituzioni, protagonista di un comportamento  improntato al coerente rispetto del bene pubblico fino all’eroismo.

Venerdì 2 ottobreLA MAGNIFICA PATRIA DI RIVIERA

Film documentario di Giuseppe Piotti sulla Comunità di Riviera

Il professor Piotti, coordinatore dell’équipe archivistica dell’ASAR operante a Salò, si è cimentato nella produzione di un film documentario sulla Magnifica Patria e, dopo una lunga lavorazione, presenta al pubblico a nome dell’ASAR il suo prodotto.

Si tratta del tentativo di rappresentare attraverso il mezzo filmico la realtà della Comunità di Riviera in tutta la sua estensione geografica e nei suoi luoghi e monumenti più rappresentativi, accompagnando le immagini con testi che sintetizzano il contenuto del grande archivio che la Comunità di Riviera ci ha lasciato, il cui inventario è stato pubblicato nel dicembre 2014.

Venerdì 16 ottobre: TRA L’ARCHIVIO DI VENEZIA E L’ARCHIVIO DELLA MAGNIFICA PATRIA

Il lungo inseguimento del grande fuorilegge Zanzanù

La serata vedrà l’intervento del prof. Claudio Povolo dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, accompagnato da due suoi collaboratori. Si parlerà del noto fuorilegge, il cosiddetto “bandito Zanzanù”, al secolo Giovanni Beatrice di Gargnano, la cui appassionante storia il prof. Povolo ha faticosamente ricostruito lavorando anche e soprattutto negli archivi salodiani (Comune e Magnifica Patria), seguendo le tracce che portavano al personaggio e ricostruendo di esso un profilo che supera e smentisce l’immagine che ne avevano dato più generazioni di “ricercatori” locali.

È possibile, se il tempo permetterà ai ricercatori di completare i loro studi, che nella serata venga  svelato al pubblico un episodio della storia salodiana del secolo XVII non legato a Zanzanù, ma curioso ed avvincente ed ampiamente documentato nell’archivio della Comunità di Riviera.

Venerdì 30 ottobre: IL MORBO BLU

Epidemie di colera sul Garda

Il dott. Giovanni Pelizzari, membro dell’équipe archivistica dell’ASAR, parlerà delle epidemie di colera verificatesi a Salò nella prima metà dell’Ottocento, durante la dominazione austriaca.

Questa ricerca si inserisce nel lavoro a cui il gruppo archivio dell’ASAR si sta dedicando in questi mesi, l’inventariazione dell’archivio storico del Comune di Salò nella parte ottocentesca.

Si tratta di una notevole mole di documenti, che permetteranno gradualmente di ricostruire un secolo molto importante della nostra città, apertosi con il crollo del tradizionale scenario della Magnifica Patria e della Repubblica di Venezia sotto i colpi della Rivoluzione, seguito dalla dominazione asburgica, dal Risorgimento e conclusosi con la nascita del nuovo contesto nazionale del Regno d’Italia. Su questo periodo gli archivisti dell’ASAR stanno lavorando e nel prossimo futuro proporranno delle loro scoperte saggi sui temi più significativi.

Gli “Itinerari storici gardesani” costituiscono per l’équipe archivistica dell’ASAR un versante necessario del lavoro d’archivio, dal punto di vista sia scientifico sia civico.

Sul piano scientifico, se lo studio dei documenti deve seguire una disciplina e una deontologia che non possono essere influenzate dalla pubblica opinione, è però necessario giungere al momento della comunicazione del risultato delle ricerche, rendendone partecipe sia la comunità scientifica sia il pubblico non specialistico interessato. Studiare implica insegnare, anche se lo studio ha significato di per sé: tuttavia, noi siamo quasi tutti ex docenti e per noi i contenuti del nostro povero sapere, acquisito per coltivare il nostro gratuito interesse, sono naturalmente destinato ad essere comunicati ad altri.

Dal punto di vista civico, le nostre ricerche e soprattutto le nostre comunicazioni si fondano sulla convinzione che la consapevolezza della propria storia sia un fattore imprescindibile per trasformare una generica accolita di individui in una comunità, che sa da dove viene, cosa ha ereditato dalle generazioni del passato, cosa va difeso e conservato e in quali direzioni si può indirizzare il cambiamento.

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