Fondi Comuni confinanti, 11 milioni per l’Alto Garda

GARDA BRESCIANO – Approvato lo schema di convenzione per la gestione dei “fondi comuni confinanti”: finanziamenti per la Gardesana e le ciclabili.

Viabilità e mobilità sostenibile. Due talloni d’Achille per l’Alto Garda bresciano, da tempo afflitto dai noti problemi della vecchia Gardesana e dove procede a rilento, viste le difficoltà tecniche dovute alla conformazione del territorio, l’ambizioso progetto dell’anello ciclabile del Garda.

Non è un caso che proprio a questi due settori vengano riservati tutti i finanziamenti del Fondo Comuni Confinanti destinati all’Alto Garda Bresciano, 11 milioni e 580mila euro per progetti che mobiliteranno risorse per 13 milioni e 580mila euro.

Il contributo più consistente, 8 milioni per dar corso ad un intervento di 10 milioni, riguarda la progettazione e la realizzazione di porzioni di ciclabile tra Gargnano e Limone (nella foto sopra il rendering di un tratto tra Limone sud e il depuratore di Tremosine), indubbiamente il tratto del futuro anello gardesano di più complessa realizzazione, dove sarà necessario eseguire imponenti opere di messa in sicurezza (disgaggi, consolidamenti, paramassi) e realizzare lunghe porzioni di pista ancorate alla roccia a strapiombo sul lago e a sbalzo sull’acqua. «L’obiettivo – spiega il presidente della Comunità Montana, il soggetto beneficiario, Davide Pace – è realizzare almeno il tratto Limone-Campione».

Destinati alla mobilità ecosostenibile su due ruote anche 1 milione e 380mila euro per la realizzazione dell’itinerario per mountain bike che collegherà Riva del Garda al lago d’Idro, passando per il lago di Ledro, il Tremalzo e il Tombea.

Dalla mobilità su due ruote a quella su quattro ruote. Come annunciato da tempo, 1,8 milioni del Fondo sono destinati alla progettazione esecutiva del raddoppio della Gardesana, tra la prima galleria di Gargnano e lo svincolo per Tignale, tratto in cui la sezione dei vecchi tunnel, pensati per il traffico di decenni fa, oggi non consente il passaggio contemporaneo di due grossi mezzi, come i pullman turistici. Lo stanziamento finanzierà il progetto che dovrà redigere Anas per la realizzazione di una nuova galleria che soppianterà i primi tre tunnel che si incontrano salendo verso Riva. Per realizzare l’opera poi serviranno altri 70 milioni, peraltro già stanziati dal Governo.

Altri 300mila euro finanzieranno la progettazione dell’allargamento delle gallerie in roccia tra Tignale e Riva, mentre 100mila euro sono destinati alla progettazione di adeguamenti lungo la Strada Provinciale 38, che dalla Gardesana sale a Tremosine.

Inevitabile l'ingorgo quando nelle gallerie tra Gargnano e Tignale si incrociano due mezzi pesanti.
Inevitabile l’ingorgo quando nelle gallerie tra Gargnano e Tignale si incrociano due mezzi pesanti.

Oggi l’ok di Regione Lombardia

«Abbiamo approvato oggi lo schema di convenzione per l’attuazione della proposta di programmi strategici nell’Alto Garda e in Valcamonica che il sottosegretario Ugo Parolo sottoscriverà, su delega del presidente Maroni, con il Fondo Comuni Confinanti”. È quanto ha annunciato stamane l’assessore allo Sviluppo economico di Regione Lombardia Mauro Parolini al termini della seduta di Giunta odierna.

“Si tratta – ha sottolineato l’assessore – di fondi per oltre 33,1 milioni di euro, che sostengono un programma di interventi di carattere infrastrutturale tanto attesi nell’area dell’Alto Garda, come la progettazione esecutiva della nuove gallerie di Gargnano e Tignale, l’adeguamento di alcuni tratti in galleria tra Tignale e Limone, un nuovo importante tratto di percorso ciclabile”.

“I fondi per la progettazione delle gallerie hanno permesso di ottenere il finanziamento dell’opera, contenuta nel patto per la Lombardia, di ben 70 milioni di euro. Ora bisogna – ha dichiarato Parolini – stringere sui tempi: la realizzazione delle gallerie e il completamento dell’anello ciclabile del Garda sono elementi essenziali per il turismo e l’economia gardesana”.

“Gli interventi in Val Camonica – ha concluso Parolini – invece, oltre a quelli infrastrutturali e viabilistici, interesseranno, ad esempio, lo sviluppo economico ed occupazionale, il turismo, la riqualificazione urbana e gli aspetti sociali del territorio”.

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