Romanzi a colazione. Incontri con l’autore tra caffè e brioches

RIVA DEL GARDA – Torna nei sabati del 3, del 10 e del 17 febbraio l’appuntamento in biblioteca con i «Romanzi a colazione», tre mattine con tre romanzi, tre autori e con caffè, brioches e biscotti.

Modera gli incontri Ludovico Maillet. L’inizio è alle ore 10, gli incontri si tengono nella sala conferenze al terzo piano. La partecipazione libera.

Sabato 3 febbraio l’ospite è Giorgio Antoniacomi, che presenta «Trento città del coniglio (e altre storie)» (Il Margine, 2017, 176 pagine).

Sabato 10 febbraio è la volta di Emily Orlando, con «Qualcosa in cui sperare» (Il Faro, 2017, 186 pagine).

Chiude la rassegna, sabato 17 febbraio, Carmine Abate, che presenta «Il banchetto di nozze e altri sapori» (Mondadori, 2016, 166 pagine).

Trento città del coniglio. «Una teoria tanto in apparenza azzardata quanto, in realtà, suffragata da puntuali riferimenti iconografici e storico-critici dimostrerebbe che il pittore Tiziano, forse invitatovi dal Falconetto, frequentò la città di Trento in epoca pre-conciliare. Pare confermarlo in particolare la Madonna del Coniglio, attualmente custodita al Louvre; la Vergine accarezza (ma forse cattura) un coniglio dal mantello bianco, già allora stanziale nella zona; si può inoltre notare la stretta somiglianza dell’ambiente sullo sfondo con l’attuale zona del Briamasco e si può agevolmente riconoscere, in lontananza, il Palon del monte Bondone». Così comincia un libro che partendo da una storia vera, il problema dei conigli che stringevano d’assedio il cimitero della città di Trento – problema assurto a questione politica che ha assediato per anni la giunta comunale – divaga, depista, scava, sorride e irride. Senza offesa per i conigli.

Qualcosa in cui sperare. Angela, 42 anni, è una donna in carriera ambiziosa, entusiasta, energica. È madre di tre ragazzi fantastici, moglie di un uomo dedito alla famiglia che si è sempre preso cura di lei e dei figli. Improvvisamente conosce Andrea che stravolge completamente la sua vita e i suoi principi. “L’amore è stabilità e serenità, oppure è un fuoco che divampa e diventa quasi un’ossessione?” Un romanzo intenso, ricco di emozioni e sentimenti contrapposti alla statica e rassicurante abitudine che ricerchiamo, ma dalla quale talvolta vogliamo fuggire.

Il banchetto di nozze e altri sapori. Carmine Abate racconta il legame con la terra – la fatica che comporta, ma pure le dolcezze, l’incanto – e lo fa con un libro straordinario, che si divora d’un fiato ed è capace di realizzare una prodigiosa armonia tra i sensi. C’è un incontro quotidiano che scandisce e rende più bella la nostra vita, che ci sa sorprendere creando connessioni inattese e meravigliose. L’incontro con il cibo. E anche il destino del protagonista di questo libro è intrecciato con le pietanze “saporitòse” di cui si nutre, dalla nascita in Calabria alla maturità nel Nord. Il cibo è identità e qui diventa motore del racconto: un’appassionata storia di formazione attraverso i sapori e le fragranze che rinsaldano il legame con le origini, accompagnano il distacco dalla propria terra, annunciano il brivido dell’ignoto. Ecco dunque le tredici cose buone del Natale, i piatti preparati con giorni di anticipo, che lasciavano intuire all’autore bambino il ritorno imminente del padre dalla Germania. E poi, nell’adolescenza, nuovi appetiti che troveranno soddisfazione nella letteratura: libri prelibati che trasformano l’autore in un lettore onnivoro. Quando toccherà a lui abbandonare il paese per un impiego in Germania, dove incontrerà la donna della sua vita e poi con lei deciderà di stabilirsi in Trentino – a metà strada tra i loro mondi d’origine –, sarà ancora un piatto a celebrare la nuova vita: la polenta con la ‘nduja, sintesi perfetta di Nord e Sud. Carmine Abate racconta il legame con la terra – la fatica che comporta, ma pure le dolcezze, l’incanto – e poi gli affetti, i sogni e i successi di chi sperimenta luoghi e sapori lontani, scegliendo di vivere, sempre, per addizione. E lo fa con un libro straordinario, che si divora d’un fiato ed è capace di realizzare una prodigiosa armonia tra i sensi, con gli occhi che leggono e trasmettono al cervello i sapori del cuore.

«Romanzi a colazione» è realizzata dalla biblioteca civica di Riva del Garda in collaborazione con Mandacarù e il centro culturale La Firma.

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