Emergenza a San Felice, batteri di origine fecale nell’acqua pescata dal lago

SAN FELICE DEL BENACO - Il comunicato di ATS: "La contaminazione da Norovirus ha come sorgente il circuito oro-fecale". Ecco anche il comunicato di Acque Bresciane.

In merito al divieto di utilizzare l’acqua dell’acquedotto di San Felice del Benaco per scopi alimentari (leggi qui la notizia), l’Agenzia di Tutela della salute di Brescia diffonde questo comunicato:

“Nel tardo pomeriggio di ieri 27 giugno 2018 è pervenuta in ATS Brescia notizia che, nell’ambito dei controlli periodici effettuati dall’Ente gestore Acque Bresciane, è stata riscontrata una positività al Norovirus di Tipo II in 3 punti prelievo del Comune di San Felice del Benaco.

Oggi 28/06 la Direzione Sanitaria di ATS Brescia ha effettuato la comunicazione al Sindaco del comune, richiedendo inoltre l’emissione di una ordinanza contingibile e urgente che vieti l’utilizzo dell’acqua per uso alimentare, compresa per la preparazione di cibi.

Sono in corso ulteriori accertamenti analitici (esami di biologia molecolare) i cui risultati saranno noti nei prossimi giorni.

Si ricorda che l’acqua destinata al consumo umano di San Felice del Benaco proviene dal lago di Garda e che la contaminazione da Norovirus ha come sorgente il circuito oro-fecale. Al momento non risultano notizie di condizioni patologiche correlabili all’utilizzo delle acque in questione”.

Sula questione interviene anche la società Acque Bresciane, gestore della rete recentemente subentrata a Garda Uno, che diffonde il seguente comunicato:

“La società Acque bresciane, in merito all’ordinanza sindacale emessa dal Comune di San Felice del Benaco circa il divieto di utilizzo per scopo alimentare di acqua erogata dal civico acquedotto, preso atto della comunicazione ufficiale di ATS in seguito ai risultati emersi dalle analisi dall’istituto zooprofilattico di Brescia, precisa che stanno attuando tutte le azioni necessarie affinché si ripristini la normalità e si limitino al massimo i disagi per la cittadinanza. In quest’ottica sono già state previste autobotti e altri interventi per le attività alberghiere e le zone più coinvolte.

Si precisa inoltre che la società è a completa disposizione degli enti preposti restando altresì in
attesa di esiti ulteriori rispetto ai campionamenti presi in considerazione.

In questo modo si potranno valutare interventi più mirati per risolvere la situazione che ad oggi, si sottolinea, non registra alcun tipo di conseguenze dirette sulla popolazione.

In questo senso – conclude la nota di Acque Bresciane – l’interruzione è da intendersi di carattere puramente cautelativo”.

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