L’attesa è finita, stasera apre la ciclabile dei sogni

LIMONE SUL GARDA – È arrivato il momento che cicloamatori e camminatori aspettavano: apre la pista a sbalzo di Limone. Oggi alle 17 l’inaugurazione col ministro Toninelli, poi la pista sarà aperta a tutti.

Due chilometri da sogno. Due chilometri da affrontare pedalando o camminando sospesi tra il blu del lago e l’azzurro del cielo, nella grande bellezza gardesana.

Oggi, sabato 14, alle 17 l’inaugurazione a inviti. Data per certa la presenza del ministro delle infrastrutture e dei trasporti Danilo Toninelli, ma non si esclude neppure una puntata del vicepremier Matteo Salvini, che in ogni caso confermerà all’ultimo istante.

«Dopo il taglio del nastro, già da questa sera – dice il sindaco Franceschino Risatti – la pista sarà accessibile a tutti, aperta 24 ore su 24».

Il primo cittadino non nasconde il suo orgoglio per un’opera che è diventata, ancor prima di essere aperta, la ciclabile più famosa d’Italia, e non solo, già celebrata dai media nazionali e internazionali, perfino dall’americana CNN.

La pista corre, ancorata alla montagna o al muraglione della Gardesana, per circa 2 chilometri tra Capo Reamol, a nord di Limone, all’altezza dell’Hotel Panorama per intenderci, fino al confine con il Trentino.

La pista a sbalzo, finanziata dai Fondi per i Comuni di confine con 7.019.280 euro.

 

L’opera è finanziata da un contributo dei «Fondi dei Comuni Confinanti» (ex Fondo ODI) di 7.640.480 euro, 7.019.280 euro destinati alla ciclabile e 621.200 al cosiddetto «lotto entroterra» per la sistemazione dei sentieri. I lavori erano iniziati nel settembre 2016 con la messa in sicurezza delle pareti montuose che sovrastano il percorso. Poi, nell’agosto 2017, è cominciata la realizzazione vera e propria della pista a sbalzo, con struttura in moduli in acciaio zincato e pavimentazione in cemento armato effetto legno.

Il progetto preliminare e definitivo è stato redatto da ATT Srl di Salò; quello esecutivo dallo studio degli ingegneri Fontana & Lotti Lorenzi di Riva. Le opere sono state appaltate al Consorzio Stabile Europeo, che le ha subappaltate alle Geo Rock Srl.

Direttore dei lavori è l’ing. Silvano Flessati; responsabile del procedimento è Luisa Girardi dell’ufficio tecnico comunale.

La pista è larga 2 metri e 60 cm; il parapetto è alto 1 metro e 20 cm; un sistema di luci a led segna passo la rende percorribile anche di sera. Per accedervi è necessario lasciare l’auto nei parcheggi pubblici (via Caldogno o lungolago) e da qui proseguire in bicicletta o a piedi.

 

Presso il parking multipiano della passeggiata a lago è stato allestito un punto di noleggio e-bike, da utilizzare esclusivamente per percorrere la nuova ciclopista. Le tariffe: 20 euro mezza giornata, 30 giornata intera.

La nuova pista si collega al tracciato già esistente di 4 km, che dalla località Nanzell (confine sud del paese) conduce fino a Capo Reamol, dove parte la pista a sbalzo. Sei km in tutto, che tra andata e ritorno fanno 12: insomma, una passeggiata che ha già una sua dignità.

Ma non basta. E Risatti lo sa bene: «Ora mi auguro che si dia una accelerata al progetto dell’anello ciclabile del Garda Garda by Bike. Noi il nostro l’abbiamo fatto, tra l’altro nel tratto più complicato dal punto di vista tecnico-economico, ora tocca agli altri». Secondo l’Enit la bike-economy in Europa frutta un indotto di 44 miliardi annui. E il Garda ha messo gli occhi su una fetta di questa torta.

La nuova ciclabile è illuminata da luci a led segnapasso.

La nuova pista: istruzioni per l’uso

Rispetto degli altri utenti e del limite dei 10 km/h. Sono le regole di buon senso che dovrà rispettare chi percorrerà in bici la nuova pista, che è una ciclopedonale, quindi aperta anche ai pedoni, ed è pensata per rilassanti passeggiate panoramiche. Sulla pista, insomma non si corre.

Chi arriva a Limone in auto dovrà sostare nei parcheggi pubblici (via Caldogno e lungolago). Al multipiano del lungolago c’è un punto di noleggio e-bike. Qui si potranno affittare biciclette da utilizzare esclusivamente per percorrere la nuova ciclopista. Le tariffe: 20 euro mezza giornata, 30 giornata intera. Chi volesse spingersi oltre, addentrandosi nell’entroterra, potrà rivolgersi ad altre due attività di noleggio bici presenti in paese, Tombola Rent in via Einaudi e Let’s go Limone in via IV Novembre.

Bella di notte e dog-friendly. La pista è un percorso pubblico aperto anche al calar della sera. Per rendere più agevole e suggestiva la fruizione serale la passerella è illuminata con luci segna passo a led poste sui montanti del parapetto. Sulla pista si possono portare anche i cani, ma ovviamente, come per ogni altro luogo pubblico, devono essere al guinzaglio. Inoltre i proprietari dovranno assolutamente portare con sè i sacchetti per la raccolta delle deiezioni del loro animali.

Quasi tutti i moduli e i componenti della pista sono stati portati in loco con gli elicotteri.

 

Le voci fuori dal coro

C’è anche chi ha criticato l’opera per l’impatto ambientale, per la pericolosità, per la mancanza di una progettazione condivisa con il Trentino, che dovrà “proseguire” l’intervento provvedendo al collegamento con Riva del Garda.

Diverse associazioni ambientaliste trentine – come gli Amici della Terra dell’Alto Garda e Ledro, WWF, Italia Nostra, Associazione Pinter, Comitato Salvaguardia Olivaia di Arco e Comitato Sviluppo Sostenibile – parlano di danno paesaggistico e naturalistico e sottolineano gli aspetti di pericolosità, accentuati dalla scelta, secondo loro sbagliata e affrettata, di realizzare il percorso a sbalzo sulla roccia.

Gardapost ne ha scritto e, se ci saranno ulteriori prese di posizioni degne di nota, ne scriverà ancora. Senza schierarsi né da una né dall’altra parte, ma semplicemente riportando pensieri utili ad alimentare il dibattito civile sulle questioni gardesane.

C’è anche chi critica l’impatto ambientale e paesaggistico della nuova ciclabile.

 

[themoneytizer id=”16862-1″]

[themoneytizer id=”16862-16″]

I commenti sono chiusi.