Festa dell’abbondanza al Vittoriale. Arriva l’olio del Vate, seguirà il vino

GARDONE RIVIERA - Sabato al Vittoriale la festa "Allora allora gemuto da frutto". Si presenta l'olio del Vate, si coglie il primo grappolo dalla vigna del Vittoriale e molto altro. In programma anche l'ultimo Notturnale 2018, la suggestiva visita serale.

«Albarosa prese un piccolo pane di frumento, lo divise nel mezzo, lo cosperse d’olio e di sale, e l’offerì», scrive Gabriele d’Annunzio in una Novella della Pescara. «È quello che faremo anche noi – dice il presidente del Vittoriale Giordano Bruno Guerri – con l’olio novello, “allora allora gemuto dal frutto” dei nostri 395 olivi, finalmente messo a disposizione di tutti come Oleum Vatis».

Accadrà sabato 22 settembre in occasione di una grande festa, nel corso della quale al Vittoriale si presenteranno nuovi, ambiziosi progetti. Tra questi, appunto, quello dell’Oleum Vatis, l’olio del Vate, prodotto in collaborazione con la società agricola Il Cavaliere di Salò (www.ilcavaliere.bio).

Non una realtà qualsiasi. Fondata nel 2014 da Massimiliano Basile e Simone Bonzanini, l’azienda affianca all’ambito agricolo quello sociale, impiegando giovani che non hanno un lavoro, che non studiano, che escono da situazioni di disagio e che poi scelgono di cambiare vita. La parola chiave è «recupero». Recupero di vite che stavano per perdersi e che rinascono grazie a progetti di autoimprenditorialità legati alla produzione olivicola, ma anche di oliveti abbandonati o poco curati, che Il Cavaliere si prende in carico con lo scopo di farli fruttare di nuovo.

Come accaduto ai 395 olivi del Vittoriale, quasi tutti della varietà Casaliva, cultivar tipica del lago, da cui si ricava l’oro verde del Garda, l’olio extravergine più nordico del Mediterraneo, tra i più apprezzati d’Italia. «Produrremo qualche centinaio di litri di Oleum Vatis – dice Basile -, poche bottiglie numerate, ma di grande qualità».

L’Oleum Vatis, prodotto dall’azienda agricola Il cavaliere con le olive del Vittoriale (foto di Nicolò Brunelli).

 

Una primizia per pochi eletti. Come del resto sarà anche il vino di d’Annunzio, che si potrà assaggiare tra un anno.

Ma intanto si festeggia, con una prima vendemmia simbolica, la crescita rigogliosa delle vigne messe a dimora nel 2017 nel parco dannunziano, nel prato di Villa Mirabella, dai vignaioli del Consorzio Valtènesi. Sabato il presidente Guerri coglierà il primo grappolo. Per pigiare l’uva bisognerà attendere il 2019. Poi, finalmente, nelle cantine del Vittoriale riposerà il vino del Vate. Poche bottiglie, ma preziosissime, per un’operazione di marketing destinata a consolidare vicendevolmente l’immagine di due eccellenze gardesane, il Vittoriale, appunto, e i vini del Consorzio Valtènesi.

vittoriale giardini
Veduta dei giardini dannunziani del Vittoriale degli Italiani, a Gardone Riviera.

 

Di queste ed altre iniziative si parlerà sabato a Gardone, durante l’evento battezzato «Allora allora gemuto dal frutto».

«In questa festa della fertilità e dell’abbondanza – annuncia Guerri – è eccellente anche la messe di pubblicazioni, libri, inediti e doni che presenteremo insieme agli splendidi guanti dannunziani, belli come quelli che Andrea Sperelli posava “Sopra un gran sarcofago romano”».

 

La festa di sabato sarà chiusa dall’ultimo appuntamento stagionale con i «Notturnali dannunziani», visite serali particolarmente suggestive alla Prioria e ai luoghi simbolo del parco, come il Mas della Beffa di Buccari e la prua della nave Puglia, valorizzati dal nuovo impianto illuminotecnico. Un evento che nel corso dell’estate ha riscosso grande successo. Da non perdere.

Le visite avranno luogo dalle 21 alle 23 (prenotazioni solo su vittoriale.it fino alla sera prima, oppure presso la biglietteria fino alle 19 del giorno stesso, previa disponibilità).

Ma la festa di sabato comincerà già alle 18 con l’alzabandiera in piazzetta Dalmata. Poi, presso il Laghetto delle Danze, l’illustrazione di nuovi progetti, la donazione di nuove opere, la presentazione di libri e, alle 20, la raccolta del primo grappolo d’uva. Infine un brindisi di saluto.

Giordano Bruno Guerri, presidente della fondazione Il Vittoriale degli Italiani (foto di Marco Beck Peccoz).

 

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