Ritrovato il corpo dell’istruttore di vela Claudio Valle

MONIGA - Dopo tre giorni di ricerche è stato ritrovato dal Nucleo nautico e subacqueo del Volontari del Garda il corpo senza vita di Claudio Valle, 65 anni, caduto in acqua dalla barca domenica, mentre navigava con due non vedenti.

Il corpo dell’istruttore è stato trovato a 54 metri di profondità, a 780 metri dalla costa a sud del porto di Moniga, a circa 1,7 km dal luogo in cui era caduto in acqua.

Valle era disperso da domenica (leggi qui), quando, durante la navigazione in un tratto del basso Garda tra Desenzano e Padenghe, è caduto in acqua.

A bordo dell’imbarcazione, con l’istruttore, c’erano due allievi ipovedenti che sono stati
tempestivamente soccorsi e riaccompagnati al porto Maratona.

Le ricerche, allertate con la massima urgenza e coordinate dalla Guardia Costiera, hanno visto impegnati i Vigili del Fuoco, la Croce Rossa, i Volontari del Garda e i soci della Fraglia Vela Desenzano, dove Valle faceva l’istruttore.

Il grafico della calate del sonar con l’indicazione dei punti in cui sono state ritrovati barca e corpo.

 

Claudio, 65 anni, viveva a Rezzato con la sua famiglia, uomo di grande esperienza, appassionato di
vela ed ex militare dell’Aeronautica in pensione, collaborava con la Fraglia Vela da parecchi anni,
occupandosi dei corsi di vela, con le scuole e i ragazzi durante l’estate, usciva in barca a vela con
disabili e ipovedenti, attività per la quale aveva seguito molti corsi della Federazione Italiana Vela.

Anche i suoi due figli, Gaia e Federico, sono velisti e istruttori di vela: la vela è di casa nella famiglia Valle, una passione forte che Claudio ha saputo trasmettere non solo ai figli ma anche a tanti giovani e persone con disabilità.

 

Claudio Valle.

 

Questo il post su Facebook di Romana Fosson, presidente della Fraglia Vela Desenzano, a ricordo di Claudio Valle.

“Queste ultime due giornate sono state per la famiglia Valle e per tutta la Fraglia Vela Desenzano, cariche di angoscia e di dolore. Di sgomento e di incredulità.

Claudio no, lui è una roccia, lui è l’istruttore con il sorriso che aiuta sempre le persone in difficoltà. Lui è un uomo dal cuore grande come la sua esperienza. I suoi capelli non sono bianchi, sono del colore della saggezza, segno di una vita al servizio dei più deboli. Ancora adesso non riesco a capacitarmene. Mi ci vorrà tempo.

Ho avuto modo, in questa triste circostanza, di apprezzare ancora di più la sua meravigliosa famiglia: composta e unita nel dolore. Una dignità rara.

Claudio Valle con i ragazzini della scuola vela della Fraglia.

 

Questo dolore è una ferita che la Fraglia si porterà dentro per anni.

Oggi, a distanza di due giorni, mi sento però in dovere di ringraziare tutti coloro che, al momento dell’allarme, sono arrivati in Fraglia di corsa per prestare aiuto: prima fra tutti Barbara seguita da Stefano Girelli (la mia stima nei loro confronti si rafforza ogni giorno di più), Angelo Tettamanti, Aureliano Casuccio, Stefano dall’Ora, Alberto Borzani, Stefano Giroli, Davide Ferrari, Alessandro Agostinelli, Martin Reintjes (con Sofia), Alessandro Archetti, Francesca Ramazzotti, Elisa Navoni, Andrea Marcolini, Alessandro Ferrari, Cesare Robazzi e naturalmente Nicola Borzani, che ha coordinato le operazioni in collaborazione con la Guardia Costiera. Sono rimasti tutti in acqua fino a sera, senza fermarsi mai. Tutti con la speranza di ritrovare Claudio.

Un ringraziamento dovuto anche al presidente Dielleffe, Luigi Zeni e alla famiglia Convertino per averci prestato i mezzi a loro disposizione. Gli ufficiali della Guardia Costiera sono stati encomiabili. Grazie a tutti. Romana Fosson“.

I Volontari del Garda durante le ricerche.

 

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