Tenta la traversata Limone-Navene, ripescato allo stremo delle forze

LIMONE - Un inglese di 46 anni ha tentato di raggiungere da Limone la sponda veronese a nuoto, con due infradito sulle mani come pinne. I soccorsi allertati dagli amici lo hanno salvato per un pelo. Ancora pochi minuti ancora e sarebbe finito a fondo.

Protagonista di questa assurda bravata un turista inglese 46enne di Nottingham, che ieri pomeriggio, giovedì 22, attorno alle 16 ha lasciato a nuoto la spiaggia dell’hotel «Astor», a Limone, con l’intenzione di arrivare a Navene.

«Per farlo – riporta il quotidiano trentino L’Adige – non si è dotato di alcuna attrezzatura, solo due infradito sulle mani utilizzate come pinne. L’uomo ha tenuto duro un bel po’, arrivando quasi a metà strada (il Garda in quel punto è largo 3,4 chilometri) quando i suoi amici non l’hanno più visto».

E propri agli amici, così come ai soccorritori, deve la vita l’incauto 46enne. A un certo punto i connazionali che si trovavano in spiaggia con lui, allarmati, hanno infatti deciso di chiedere l’intervento dei soccorsi.

Sul posto è giunto l’elicottero dei Vigili del Fuoco di Trento con la squadra dei sub a bordo, i Vigili del Fuoco di Riva e la Squadra nautica della Polizia. I soccorritori l’hanno trovato, recuperato e riportato sano e salvo a riva, evitando così che una bravata si trasformasse in disgrazia.

Quando lo hanno ripescato il 46enne era in stato confusionale e allo stremo delle forze. Pochi minuti ancora e probabilmente sarebbe annegato.

 

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