Documento condiviso dei Circolo PD del Garda sulla depurazione

LAGO DI GARDA - La posizione dei Circoli gardesani del PD sul tema depurazione. Le richieste: capire lo stato di usura della sublacuale; risolvere i problemi degli  scarichi abusivi e degli scolmatori; definire un percorso di condivisione coi territori.

Il coordinatore dei Circoli del Partito Democratico del Garda Michele Porretti ha diffuso questo documento approvato all’unanimità dai Circoli PD del lago. Lo riportiamo integralmente.

«Leggiamo, a dire il vero con un po’ di sconcerto, il dibattito che negli ultimi giorni si è nuovamente scatenato attorno al progetto di depurazione del Lago di Garda. Un dibattito da cui è difficile comprendere quali siano i contorni temporali, progettuali, amministrativi, che possano mettere in pratica un’operazione che riteniamo fondamentale e che da troppo tempo stiamo aspettando.

Ci teniamo, quindi, come circoli del Partito Democratico che da sempre seguono ed approfondiscono l’intera vicenda, a sottolineare alcuni punti per noi assolutamente imprescindibili.

Il Garda è un patrimonio di tutti, non solo di noi gardesani e rappresenta un importante comparto economico. Devono quindi essere messe in atto operazioni che ne tutelino le acque, il territorio, la salute sia dell’ambiente e del paesaggio che dei tanti cittadini che lo vivono e che lo scelgono come meta turistica.

Vogliamo anche ribadire con forza che la difesa ambientale rappresenta per noi da sempre un valore non negoziabile e chiediamo quindi che anche tutti i territori a noi vicini possano beneficiare di progetti seri e condivisi che ne salvaguardino le comunità, le peculiarità territoriali ed anche le realtà produttive. Qualsiasi decisione verrà presa non potrà non tenere conto di questo.

– Chiediamo che venga assicurato senza nessun possibile dubbio che il finanziamento di 100 milioni di euro resti confermato. E, nel caso esistesse un obbligatorio arco temporale entro cui realizzare l’opera, che venga definito nero su bianco.

– Reputiamo sia fondamentale, prima ancora di definire il progetto completo e definitivo, capire lo stato di usura della condotta sublacuale.

– Il Garda subisce già oggi un forte inquinamento causato dagli innumerevoli scarichi abusivi a lago: chiediamo che questa problematica venga affrontata con forza e risolta nel più breve tempo possibile. Allo stesso modo deve trovare risposta il problema degli scolmatori, già oggi in grandissima difficoltà.

– Qualsiasi sarà il progetto che in via definitiva verrà scelto, chiediamo che finalmente possa essere definito il percorso di condivisione coi territori, la tempistica di realizzazione, i costi che saranno da sostenere e come si intenderà risolvere alcune problematiche (ad esempio gli invasivi interventi nei centri storici dei paesi e le ripercussioni sulla viabilità ).

Infine chiediamo a tutti, rappresentanti delle istituzioni, degli enti e delle forze politiche, un maggior senso di responsabilità. Già per troppo tempo i nostri territori non hanno ricevuto le risposte che dovevano essere date, crediamo sia ora arrivato il momento di invertire la rotta per giungere alla miglior soluzione possibile».

L’attuale schema della depurazione gardesana.

 

 

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