Turismo sul Garda trentino: i dati del 2019

GARDA TRENTINO - L’Apt Garda Trentino SpA ha presentato i dati sul turismo del 2019, forniti dall’Istituto di statistica della Provincia autonoma di Trento (Ispat), che segnano un altro anno record, trascinato in particolare dalla crescita di Russia, Polonia e Repubblica Ceca.

Il Garda trentino prosegue nella crescita e mette in archivio un altro anno con il segno più. Il territorio nell’ultimo decennio (dal 2008 al 2019) ha fatto segnare un incremento di presenze del 29,2%, un dato che spicca rispetto all’andamento del mercato turistico nazionale e internazionale.

Se nel 2018 il dato delle presenze (3.523.489) già era stato eclatante, quello del 2019 è ancora superiore: 3.571.473 presenze, che si traduce in un +2,2% degli arrivi e +1,4% delle presenze. Il miglioramento è avvenuto in presenza di condizioni meteo non favorevoli in due mesi cruciali come aprile e luglio, con rispettivamente 16 e 18 giorni di pioggia. Un fattore che peraltro conferma le caratteristiche peculiari dell’ospite dell’Alto Garda, molto propenso alla vacanza attiva e alle esperienze outdoor, dunque poco influenzato dal meteo.

La Germania si conferma come il primo mercato di riferimento, d’altronde il Garda trentino continua ad attrarre visitatori provenienti da aree geografiche molto diverse. I dati 2019 rivelano in particolare una crescita esponenziale dell’Est europeo in generale, e in particolare di Russia (+35,5% arrivi, +31,7% presenze), Polonia (+25,9% e +24,8%) e Repubblica Ceca (+13,4% e +12.9%). Si tratta di mercati già da qualche anno assai rilevanti per il Trentino nella stagione invernale, che evidentemente il Garda trentino ha saputo attrarre, anche grazie alla propria vicinanza alle Dolomiti e ai progetti di collaborazione realizzati con note destinazioni sciistiche, Madonna di Campiglio su tutte.

Il fenomeno è interessante: gli affezionati visitatori tedeschi garantiscono al Garda trentino un flusso stabile e costante che tuttavia rispetto al totale rappresenta una percentuale più contenuta (44,4%) se comparata agli anni recenti. Tiene il mercato italiano (20,1%), crescono i flussi da Austria e Svizzera (+7,3%) a compensare una flessione del Regno Unito. Relativamente all’extraeuropeo, si registrano progressi sensibili da Brasile, Australia e Stati Uniti.

Il Garda trentino con Riva del Garda.

 

Gli effetti di una stagione lunga, con sette mesi (da aprile a ottobre) di piena attività e picchi interessanti anche in inverno (particolarmente a Natale), si distribuiscono sul territorio altogardesano secondo equilibri consolidati: Riva del Garda attira la metà dei turisti in arrivo (49,7%), seguita da Arco (22,7%) e Nago-Torbole (22,1%) che assorbono quasi totalmente l’altra metà.

Il trend di crescita del 2019 trova spinta soprattutto dal settore extra-alberghiero (+6,3%), la cui dilatazione, oltre a ridurre le disponibilità abitative per i residenti, in qualche modo obbliga Garda Trentino SpA e gli operatori turistici a una analisi più approfondita sulla profilatura del visitatore medio del territorio, sulla sua capacità di spesa e su un’offerta di servizi che nel frattempo deve essere pensata anche in funzione di un pubblico più esigente.

 

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