Coronavirus: 857 i casi in Trentino, 85 ad Arco, 58 a Ledro

TRENTINO - Il contagio si evolve anche in Trentino. Ecco i dati comunicati dalla Provincia ieri, giovedì 18, giorno in cui si contano i 138 nuovi contagi. In aumento ancora Arco e Ledro. Via a controlli con telecamere e ai caselli autostradali.

L’emergenza Coronavirus continua a premere sul Trentino che risponde intensificando gli sforzi e garantendo nuovi posti in terapia intensiva negli ospedali. Nella giornata di ieri, giovedì 19, come ha informato l’assessore provinciale alla salute, Stefania Segnana, si sono registrati 138 nuovi casi di contagio da Covid-19, per un totale di 857 infettati.

Purtroppo sale anche il numero delle vittime: oggi sono decedute altre 4 persone, tutte anziane, che portano il conto complessivo dei decessi a 12.

Le persone contagiate sono in 464 casi assistite presso le proprie abitazioni, 159 sono ricoverate nei reparti infettivi, 30 pazienti sono in terapia intensiva e di questi 12 sono in condizioni “severe”.

Due i casi di minorenni colpiti dal virus: si tratta di un 17enne e un 14enne le cui condizioni non destano particolari problemi e trascorreranno la quarantena a casa. I pazienti guariti sono ad oggi 20.

Per quanto riguarda l’area altogardesana i casi di positività sono:

Arco: 85 (+3 rispetto al giorno precedente)
Drena: 2
Dro: 24 (+3)
Ledro: 58 (+7)
Nago-Torbole: 1
Tenno: 1

Per quanto riguarda la situazione delle case di riposo, Enrico Nava, direttore dell’integrazione socio sanitaria dell’Apss, ha detto che «La maggior parte dei casi si concentra nelle strutture di Pergine, Ledro e Dro, mentre nelle altre Rsa i contagi sono limitati a uno o due casi»”.

L’assessore pronvinciale trentino alla salute Segnana e il presidente Fugatti.

 

In apertura di collegamento, il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti,  è tornato sulle misure preventive adottate per contrastare la diffusione del Coronavirus: “Da più parti ci chiedono misure più forti. Noi ci appelliamo soprattutto al senso civico dei trentini la maggior parte dei quali ha dimostrato responsabilità. Le passeggiate sono possibili solo in prossimità delle abitazioni, così come è vietata la corsa e la frequentazione dei sentieri di montagna. E’ permesso l’utilizzo della bicicletta solo per necessità e per questo abbiamo deciso la chiusura delle piste ciclabili. Sconsigliamo di frequentare i parchi cittadini dove le panchine potranno ospitare solo una persona alla volta”.

Il governatore ha anche annunciato che la giunta provinciale, in accordo con i Comuni, sta valutando l’ipotesi di installare delle telecamere in uscita e in entrata dei paesi per individuare comportamenti contrari alle disposizioni emanate.

Il secondo tema toccato dal presidente Fugatti è stato la riorganizzazione della rete ospedaliera: “Stiamo utilizzando tutti gli spazi possibili e medici disponibili. Nelle prossime ore contiamo di reperire altri 75 posti letto da destinare alla terapia intensiva. Ci attendiamo – ha sottolineato senza giri di parole – un’ulteriore crescita della pandemia, seppur dentro le previsioni fatte negli scorsi giorni, e questo ci costringe a prendere decisioni anche sulle funzioni e gli spazi degli ospedali. Potremmo sospendere l’apertura dei punti nascita, come avverrà domani a Cles, dove recupereremo altri 6/8 posti per la terapia intensiva”.

Confermata anche la chiusura domenicale per i negozi già dal prossimo fine settimana: “Ringraziamo le catene che hanno aderito al nostro invito. Non c’è più la ressa da approvvigionamento e quindi dobbiamo dare al personale la possibilità di rifiatare dopo giornate di lavoro durissimo”.

Tra le comunicazioni date nel corso della conferenza ci sono quelle riguardanti le patenti in scadenza a febbraio ed aprile (saranno valide fino a giugno) e l’invito a non recarsi in banca o alle poste se non per motivi di assoluta urgenza.

 

La situazione negli ospedali trentini

Paolo Bordon, direttore dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari (Apss), ha ricordato la situazione negli ospedali, dove il numero delle persone ricoverate è di 217: “Dieci giorni fa la cifra non superava le 100 unità”, ha aggiunto.

“Stiamo lavorando – ha annunciato il direttore dell’azienda sanitaria – per garantire un ulteriore salto nella disponibilità di posti letto per pazienti infetti e contiamo di arrivare nelle prossime ore a 450, recuperando tutti gli spazi negli ospedali pubblici e privati. La priorità va ai posti letto, e al reperimento di competenze di anestesisti e rianimatori nei 7 ospedali della provincia”. Per la terapia intensiva si conta di arrivare a 84 posti letto negli ospedali di Trento e Rovereto. 

Rassicurazioni sono arrivate per quanto riguarda la tutela del personale sanitario: sono annunciati gli arrivi di camici, mascherine, attrezzatura a protezione degli operatori e personali medico sanitario.

Il direttore Bordon ha anche annunciato che la sottoscrizione lanciata dall’Azienda sanitaria ha superato i 2 milioni di euro in donazioni: “Serviranno per acquistare tutte le attrezzatura  necessarie, quali ventilatori non invasivi e macchinari ospedalieri. Il Trentino ha dato una risposta incredibile: cittadini, imprese ed associazioni hanno donato in maniera corale”.

L’ospedale di Arco.

La trasmissibilità del virus

La trasmissibilità del virus è stata oggetto di intervento da parte di Antonio Ferro, direttore del dipartimento prevenzione dell’azienda sanitaria, soprattutto in risposta a quanti chiedono rassicurazioni da situazioni di eventuale contagio in negozi e supermercati: “La possibilità teorica di contagio è estremamente bassa. La merce esposta è trattata con guanti e mascherine, così come non c’è possibilità di contagio per la merce proveniente da paesi lontani. Resta la raccomandazione, una volta ritornati a casa, di lavarsi le mani e di non tossire in luogo pubblici senza coprirsi con fazzoletti o con il braccio”.

La conclusione è stata riservata al presidente Fugatti che ha fatto due nuovi annunci. Nel fine settimana saranno predisposti dei controlli all’uscita dei caselli autostradali per intercettare e sanzionare eventuali “turisti” da fuori provincia. Alla chiusura verso i “villeggianti del fine settimana”, il Trentino apre alla solidarietà verso zone d’Italia, colpite in maniera più massiva da Covid-19. “Ad oggi- ha concluso Fugatti – non abbiamo ricevuto ulteriori richieste di ricoveri ma, nel caso ciò avvenisse, valuteremo con attenzione le richieste perché dobbiamo dare segnali di solidarietà verso chi sta peggio di noi. Il Trentino è terra di valori e di solidarietà”.

Qui sotto il video della conferenza stampa. 

 

 

La situazione in Italia: 19 marzo 2020, ore 18.00

  • 41.035 i casi totali, le persone attualmente positive sono 33.190, 3.405 deceduti e 4.440 guariti.

Tra i 33.190 positivi:

  • 14.935 si trovano in isolamento domiciliare
  • 15.757 ricoverati con sintomi
  • 2.498 in terapia intensiva

Altre info sul sito del Ministero della Salute.

 

 

 

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