Veneto, oggi superato il tetto dei 4mila positivi

VENETO - Alle 8 di questa mattina, 20 marzo, in Veneto si registrano 4.031 casi postivi al Covid 19. Il punto dell’assessore regionale veneto alla Sanità, Manuela Lanzarin, in ordine all’emergenza coronavirus.

Ha dichiarato l’assessore regionale alla Sanità, Manuela Lanzarin: «Abbiamo una curva in continua crescita, il cui andamento viene monitorato quotidianamente. Ma solo a fine settimana potremo capire se le misure contenitive adottate in questi giorni sono state efficaci e, se sì, in quali termini. Alla luce della situazione, anche basandoci sull’esperienza già maturata in Lombardia, abbiamo avanzato una proposta di Piano di intervento, procedendo a step; ci siamo dotati di ulteriori 331 posti letto di Terapia Intensiva, portando il totale a 825.

I posti in semi- intensiva sono 383, 1778 in Terapia Infettiva, per un numero complessivo di posti letto pari a 2986. Finita l’emergenza, tutti gli ospedali torneranno al regime previgente. Nessuno sarà lasciato solo ma ora chiediamo a tutti di essere responsabili”.

 

 

“Nel frattempo, ci siamo dotati di Ospedali Covid – 19, uno per ogni Azienda Sanitaria, iniziando da Schiavonia e Villafranca, dove si sono registrate le maggiori emergenze – ha spiegato Lanzarin – In questi ospedali, abbiamo dismesso tutte le attività, tranne il servizio di dialisi; quindi abbiamo dirottato in altri Presidi Pronto Soccorso, Punto nascite, ecc…, garantendo solo un punto di Primo intervento.

C’è, obiettivamente, un problema di personale, perché una parte di esso è positivo, quindi si trova in isolamento. Abbiamo autorizzato 525 assunzioni e vi è un secondo bando di Azienda Zero, che prevede ulteriori 567 assunzioni di specializzandi, anche se non in graduatoria, e di medici neolaureati e abilitati ma non ancora in specializzazione. Stiamo acquistando ventilatori meccanici per la Terapia Intensiva, anche grazie all’intervento della Protezione Civile. C’è soprattutto bisogno di mascherine e camici, ma ogni giorno provvediamo all’acquisto di nuovo materiale”.

“Quanto ai tamponi – ha concluso l’Assessore alla Sanità – la potenzialità complessiva è pari a 3300; tenendo conto della mappa di diffusione del virus, si è iniziato a effettuarli in Azienda Ospedaliera di Padova, per poi estenderli a tutti gli ospedali Hub. Il nostro impegno è quello di allargare il cerchio provvedendo a un ulteriore investimento; vogliamo controllare, procedendo per step, anche: le persone che hanno avuti contatti occasionali con positivi, per poterli mettere in quarantena; tutto il personale sanitario che lavora in prima linea, dai medici di medicina generale agli operatori nelle Case di riposo; tutti i lavoratori a rischio, come le persone impegnate nei supermercati”.

 

 

 

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