Zaia (Veneto): «Le scuole? Difficile che riaprano. Preoccupati per Verona»

Cominciamo dai numeri. In Veneto sono 7.497 i positivi accertati, di cui 1.874 ricoverati. Di questi 338 si trovano in terapia intensiva.

Ai ricoverati positivi al Covid-19 si aggiungono 8.860 pazienti no Covid, che occupano 160 postazioni di terapia intensiva. «Pochi – dice Zaia – perché abbiamo ridotto l’attività chirurgica non urgente».

«La situazione è preoccupante. Ma rispetto al modello – continua Zaia – abbiamo tre giorni di ritardo. Vi chiedo di restare a casa, di uscire solo per effettive inderogabili necessità. I risultati si vedono: stiamo accelerando di meno, ma il contagio c’è, è una tragedia».

Zaia torna sul tema della privacy

«Ci vorrebbe sospensione privacy: per tracciare e vedere spostamenti dei positivi. Dobbiamo aver la certezza che restino a casa. Abbiamo possibilità di mutuare le esperienze israeliane, che funzionano. Abbiamo droni che possono leggere temperatura corporea delle persone che sono in giro grazie a termoscanner».

L’appello dei corrieri

Continua Zaiai: «I corrieri che fanno le consegne mi chiedono di fare un appello: evitate di comprare cazzate, come la custodia del telefonino. I corrieri mi dicono che ancora consegnano “monate”: è un rischio per loro e per chi riceve il pacco, visto che il virus corre per alcune ore sulle superfici non biologiche.  Il corriere è come un’ape impollinatrice, viaggia da un posto all’altro».

Dice il governatore: «Ne abbiamo fatti 83.025, di cui 27.436 al personale sanitario. Però mancano i reagenti, i kit, manca tutto. Il nostro obiettivo è farne 20mila al giorno. Stiamo acquistando macchinari per poterli fare».

Quando apriranno le scuole? «Forse – dice Zaia – non apriranno più. La vedo dura con quesi numeri mettere a rischio la salute dei ragazzi».