Orsi e rifiuti: come comportarsi per ridurre il problema

TRENTINO - Negli ultimi giorni si sono verificati diversi casi in cui orsi, soprattutto esemplari giovani, si sono avvicinati ai centri abitati o ad abitazioni al fine di alimentarsi su cassonetti contenenti rifiuti umidi o su contenitori del compost.

Questa è la stagione in cui è più facile che ciò avvenga, data la scarsità di cibo naturale disponibile subito dopo il termine della stagione letargica. Tale comportamento è estremamente negativo sia perché la presenza dei plantigradi nelle zone abitate può determinare in certe condizioni situazioni di potenziale pericolo per l’uomo, sia perché tali animali, per lo più giovani, rischiano di apprendere che il cibo di origine antropica è facilmente disponibile, aumentando progressivamente il loro grado di confidenza e, nei casi limite, di assuefazione all’uomo.

Ecco quindi alcuni comportamenti da seguire per ridurre eventuali problemi. Per approfondire gli aspetti di convivenza con l’orso e più in generale con i grandi carnivori è consultabile anche il sito www.grandicarnivori.provincia.tn.it dal quale si può anche scaricare il nuovo “Rapporto grandi carnivori 2019”.

Un orso abituato all’uomo, come dimostrano tutte le esperienze europee e nord americane al riguardo, ha basse possibilità di sopravvivenza nel lungo periodo e, al contrario, alte probabilità di creare problemi a se stesso ed alla popolazione umana. L’orso deve rimanere selvatico ed, in generale, evitare l’uomo ed i centri abitati. Per questo motivo, in caso di avvistamento di esemplari intenti a consumare rifiuti o di cassonetti ribaltati ed aperti, è necessario avvisare immediatamente il numero di reperibilità, attivo 24 ore su 24, 335 770 5966, evitando, in ogni caso, di rimanere nelle vicinanze di tali esemplari per fotografarli o filmarli, in quanto far loro apprendere che possono alimentarsi anche in presenza di persone è quanto di più deleterio possa essere fatto nei loro confronti.

Dove siano presenti cassonetti per l’umido dotati di chiusura anti orso, dopo il conferimento si deve verificare che il coperchio sia ben chiuso e segnalare eventuali malfunzionamenti alla Stazione forestale competente per territorio. Si raccomanda, infine, di evitare di lasciare rifiuti o resti di cibo nelle pertinenze delle abitazioni.

Inoltre, il nuovo “Rapporto grandi carnivori 2019” (tredicesima edizione), predisposto dal Settore Grandi carnivori del Servizio Foreste e fauna, offre un quadro aggiornato e di dettaglio sullo status di orso, lupo e lince in provincia e sulle molteplici attività gestionali condotte. Il Rapporto riferisce inoltre delle iniziative intraprese nei settori della comunicazione, della formazione del personale, nonché del raccordo sovraprovinciale ed internazionale.

Anche le attività del 2019 sono state caratterizzate dall’importante collaborazione con enti quali il Museo delle Scienze di Trento, il Parco Naturale Adamello Brenta, il Parco Naturale Paneveggio Pale di S. Martino, l’Istituto Superiore per la Ricerca e la Protezione Ambientale, la Fondazione Edmund Mach e l’Associazione cacciatori trentini. Ancora, sono diverse le Amministrazioni regionali, provinciali ed i Land, citati nel Rapporto, che hanno contribuito con i loro dati a fornire un quadro per quanto possibile completo sullo status dei grandi carnivori nelle Alpi centrali.

L’edizione 2019, che sarà tradotta anche in tedesco e in inglese, è dedicata alla memoria di Daniele Asson, giovane forestale impegnato da anni nella gestione dei grandi carnivori, che ha lavorato al Rapporto sino al momento della sua recente improvvisa scomparsa.

 

 

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