Il sindaco di Arco: “Il dato dei decessi è impressionante”

GARDA TRENTINO - Sul Garda trentino si contano ad oggi, domenica 5 aprile, 588 contagiati e 63 decessi. Nelle sue comunicazioni quotidiane alla comunità di Arco, una delle più colpite del Trentino, il sindaco Alessandro Betta fa il punto della situazione.

Questa, nel territorio dell’alto Garda e Ledro la situazione aggiornata a domenica 5 aprile. In totale per persone che risultano positive al coronavirus sono 588. I decessi salgono a 63 decessi. Oggi è morta una donna di Arco di 79 anni.

Queso il drammatico bilancio, comune per comune.

  • Arco: 259 contagiati (+3) – 22 decessi (oggi una donna di 79 anni) – 4 guariti
  • Riva del Garda: 96 (+2) – 4 decessi – 7 dimessi
  • Drena: 11 – 1 guarito
  • Dro: 65 (+1) – 13 decessi – 3 guariti
  • Ledro: 135 – 23 decessi – 4 guariti
  • Nago Torbole: 9
  • Tenno: 13 – 1 decesso

Riportiamo la comunicazione quotidiana del sindaco di Arco, Alessandro Betta.

«Carissime Concittadine, Carissimi Concittadini, il resoconto degli sviluppi del CoronaVirus nel nostro territorio ci indica un totale ufficiale di 259 Persone contagiate; come noterete sono ben 40 in meno di ieri. Il motivo si spiega che non erano nostri residenti, lavorano semplicemente nelle strutture sanitarie dove hanno effettuato molti tamponi di gruppo. Ora quindi sono correttamente conteggiati nei loro Comuni di residenza, dove faranno la quarantena ed è bene che quanti di dovere sappiano. Il dato dei decessi complessivi ora sale però a 22 Persone.

Su questi diversi dati vale la pena fare dei ragionamenti almeno su scala di Garda Trentino e Ledro:

il virus ha sicuramente rallentato in modo importante la sua diffusione, tuttavia si è compreso quanto sia contagioso e acerrimo. Inoltre nel nostro territorio ha colpito fortemente per la presenza di numerose strutture sanitarie, dove si formano situazioni di ammassamento ancora più complesse;

il dato dei decessi è impressionante: sono circa triplicati, l’età tendenzialmente significativa o le patologie pregresse non giustificano nulla e anzi queste Persone erano distanziate dai loro Cari, un aspetto che rende il tutto disumano e ancor più doloroso.

La scienza nonostante gli sforzi ha bisogno di tempo e risorse per giungere a un vaccino (sul vaccino non vi nascondo un personale scetticismo); sicuramente però si giungerà a conoscerlo meglio e a combatterlo con più efficacia, ma appunto nel tempo. Poi magari un Miracolo ci potrà anche aiutare e risolvere tutto nel breve, ma nel frattempo escludendo tali aspetti aleatori e partendo dai dati, si devono fare considerazioni su cui costituire una visione di futuro: dal capire come le strutture sanitarie si debbano attrezzare al trovare il nostro futuro modello di vita.

Considerando inoltre il fatto che fare polemiche è del tutto inutile, inappropriato e fuori dai tempi (purtroppo chi polemizza non ha compreso proprio nulla di quanto stia accadendo), quindi con il massimo rispetto per il nostro Presidente PAT Fugatti, ritengo interessante segnalarVi come il Presidente Kompatscher abbia inserito alcuni adeguamenti riguardanti la tutela personale, il commercio, i titolari di imprese e precisazioni in merito agli spostamenti all’aperto.

Una novità infatti è rappresentata dall’obbligo per tutta la popolazione altoatesina di coprirsi la bocca ed il naso ogni qual volta si esce di casa. A questo scopo possono essere utilizzati una sciarpa, una fascia, uno scaldacollo o una maschera protettiva. «Coprire la bocca ed il naso divengono quindi un dovere sociale. Si tratta di un segno necessario e tangibile di responsabilizzazione reciproca e solo uno dei cambiamenti delle nostre abitudini che dobbiamo porre in atto per superare l’attuale situazione d’emergenza» questo sottolinea il Presidente facendo riferimento ai numerosi studi di esperti in base ai quali, in questo modo, è possibile ridurre in maniera sensibile il rischio di contagio. Va inoltre mantenuto il distanziamento minimo di un metro dalle altre persone. Con queste riflessioni Vi invito a rispettare igiene, distanze sociali e di utilizzare ancora più attenzione nei luoghi affollati come negozi o situazioni similari (mascherina chirurgica e guanti sarebbero la base).

Proseguite pertanto nel mettere in atto i comportamenti scrupolosi di sicurezza per contrastare la diffusione del virus, ma non scordate mai di meditare e di vivere. Infine per il grande dolore nella nostra Comunità porgo a nome della Città di Arco la più sentita vicinanza.
Buona notte e sempre ogni Bene a tutti/e Voi».

A questo link la mappa interattiva del contagio in Provincia di Trento.

Il sindaco di Arco, Alessandro Betta (foto tratta dalla sua pagina Facebook).

 

 

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