Depuratori a Gavardo e Montichiari, ok del ministero

LAGO DI GARDA - Via libera del Ministero dell'ambiente alla localizzazione dei depuratori sul Chiese: ora via al confronto sull’impatto ambientale. Il progetto, da finalizzare anche alla luce delle prescrizioni ministeriali, valuterà le condizioni del Chiese puntando a migliorare la qualità dell’acqua e ad eliminare gli scarichi irregolari.

Il Tavolo tecnico coordinato dal Ministero dell’Ambiente, Direzione generale per la sicurezza del suolo e dell’acqua, tenutosi oggi in videoconferenza ha sancito la compatibilità della localizzazione del depuratore del Garda a Gavardo e Montichiari.

Resta alta l’attenzione sulle questioni ambientali del Chiese, su cui il Ministero ha evidenziato alcune criticità, ma ha anche stabilito che un intervento di questa portata rappresenta non un danno ma un’opportunità migliorativa per il corso d’acqua e il suo territorio.

“L’ok del Ministero non è un punto d’arrivo, ma di partenza – commenta Gianluca Delbarba, presidente di Acque Bresciane -. Attendiamo la prossima Cabina di regia ma oggi siamo più vicini all’apertura della Conferenza dei servizi preliminare che porterà alla progettazione definitiva, ma soprattutto allo studio per la valutazione d’impatto ambientale dell’opera. Si aprirà quindi una fase di reale confronto con i territori coinvolti, a partire dalle prescrizioni ministeriali, confronto che ci auguriamo non formale né tanto meno ideologico e che potrà introdurre nuovi elementi”.

Acque Bresciane, in quanto gestore unico del Servizio idrico integrato, ha infatti il compito di approntare il progetto definitivo del doppio collettore che conferirà le acque del Basso Lago a Montichiari e a Gavardo quelle dell’Alto Lago, consentendo la dismissione delle condotte sublacuali e il conferimento delle acque depurate nel Chiese.

L’intervento comporterà per il corso d’acqua un maggiore afflusso idrico nella stagione estiva e un riutilizzo della stessa in ambito agricolo, come previsto da Regione Lombardia e come stabilisce il regolamento europeo 2020/741 sul riutilizzo delle acque affinate in agricoltura.

“Ai Comuni dell’asta del Chiese, corso d’acqua che necessita di interventi qualitativi e quantitativi come ha chiarito la Direzione generale del Ministero – prosegue Delbarba -, posso assicurare che la qualità dell’acqua e la sostenibilità sono i pilastri della nostra mission e metteremo in campo tutte le nostre competenze tecniche e gli strumenti più innovativi per agire in tal senso, coordinandoci con gli altri enti in base alle reciproche competenze e, in linea con gli impegni che indicherà il Ministero in Cabina di regia, per garantire la massima trasparenza”

Un rendering del depuratore previsto sul Chiese, a Gavardo.

 

 

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