“Meglio cane che tesserato del Pd”. Le spiegazioni di Grazioli

RIVA DEL GARDA - L’assessore Luca Grazioli propone alcune riflessioni sulla sua dichiarazione in Consiglio comunale. Ma i Dem ne chiedono le dimissioni. Anche a livello nazionale viene stigmatizzato il comportamento dell’assessore leghista.

«Penso sia doveroso un chiarimento in merito allo spettacolo indecoroso visto in Consiglio comunale – dice l’assessore Grazioli – dove durante un intervento del consigliere Zanoni sono stato apostrofato come “un cane che muove la testa”. Purtroppo la mia vigorosa replica, a cui tra l’altro ho fatto seguire le mie scuse, non è stata pacata, ma espressa con parole forti, legate al mio temperamento sanguigno».

Continua Grazioli: «Negli ultimi Consigli comunali è stata palese l’arroganza delle minoranze, che violano sistematicamente il regolamento, gesticolano, sbuffano e ridono, interrompendo e provocando in continuazione. Sicuramente la mia reazione è stata esagerata, soprattutto per il ruolo che attualmente ricopro, ma è la conseguenza di continue pressioni da parte di alcuni consiglieri, affetti sistematicamente da saccenza. La funzione che ricopro mi porta a sacrificare la famiglia, dedicandomi interamente al lavoro per la mia città, le giornate sono infinite e lo stress dovuto alla recente nevicata non mi ha aiutato nell’essere equilibrato e controllato. E di questo mi dispiace. Comunque la cosa più avvilente e sconfortante è che non ho ricevuto ancora le scuse del consigliere comunale che ha attaccato la mia condotta con quella becera offesa; e questo forse è il fatto più grave, perché in fin dei conti tutto è partito da lì».

Sulla questione è intervenuta anche Lucia Maestri, segretaria provinciale PD del Trentino, che parla di «solita vergogna leghista».

Dice Lucia Maestri: «Nel comune di Riva del Garda, Luca Grazioli, assessore della Lega, ha pensato di esprimersi così: “Meglio cane che tesserato del Pd”, insultando pesantemente il nostro partito e i nostri iscritti. Parole inaccettabili, rese ancor più indecenti dall’essere state pronunciate nel corso di un consiglio comunale.

Insultare un partito, offendere la sua comunità significa colpire non una specifica formazione politica, ma l’intera democrazia. Per questo le scuse non bastano. Non questa volta. Non dopo aver anche detto che gli immigrati dovrebbero essere mandati nel campo di concentramento di Buchenwald.

Queste parole non hanno nulla a che vedere con la politica. La bella politica è, anzi, proprio quella che le tesserate e i tesserati di ogni partito portano avanti nei loro comuni, nei loro circoli, nei loro quartieri.

Siamo orgogliosi dei nostri tesserati e delle nostre tesserate. Siamo orgogliosi dell’impegno che, giorno dopo giorno, mettono in ogni loro azione e iniziativa per migliorare la vita di chi vive questo Paese. E siamo orgogliosi di tutte quelle ragazze e quei ragazzi che, anche fuori dal nostro partito, dedicano il proprio tempo all’impegno politico, sociale e al prossimo. Perché l’essenza della democrazia – conclude Lucia Maestri – è proprio questa. E lei, assessore Grazioli, non è più degno di rappresentarla».

 

 

 

 

 

 

 

 

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