Tornano le mostre, dal 5 maggio Malacarne espone a Desenzano

DESENZANO DEL GARDA - Con “La soglia dell’acqua”, aperta al pubblico dal 5 maggio sino al 13 giugno 2021, Claudio Malacarne regala al suo pubblico una selezione di opere realizzate nel 2020.

La mostra personale di Claudio Malacarne, patrocinata dalla città di Desenzano, si sarebbe dovuta inaugurare il 17 aprile nella Galleria Civica Gian Battista Bosio nel Palazzo Todeschini di Desenzano.

Il vernissage è slittato invece al 5 maggio e la mostra proseguirà sino al 13 giugno, con apertura dal martedì al venerdì dalle ore 10,30 alle ore 12,30 e dalle 15 alle 18.

L’artista mantovano estrae dal suo forziere i dipinti progettati e portati a termine nei lunghi mesi del lockdown e si affaccia alla primavera con rinnovata speranza.

Come scrive la storica dell’arte Paola Artoni per l’occasione: “Questi dipinti nascono nel silenzio e nella solitudine, nei giorni duri dell’isolamento, e tuttavia sono un vero inno alla vita. Questo ciclo inedito racconta in opere di grande formato, con libertà gestuale e cromatica, tutto ciò che l’anima raccoglie nel suo profondo quando è messa di fronte alle prove e ritrova la sua essenzialità.

L’artista si è aggrappato alla pittura ricevendone forza ed energia, la sua tavolozza è diventata brillante come non mai. Siamo dinnanzi alla sfida con “Le ombre scure dell’ignoto”, come recita il titolo di una grande tela dove due figure fanciullesche sembrano essere incerte sul da farsi.

Possiamo abbandonare gli scogli ai quali ci stiamo aggrappando e decidere se affrontare con coraggio le onde, ora cupe ora verde smeraldo, del mare. Altrove l’acqua accoglie i corpi dei bagnanti come un liquido amniotico, un brodo primordiale dove la vita si genera e si custodisce. Il corpo di una ragazza è uno scorcio anamorfico e fluttuante nella laguna, un sapiente gioco prospettico che viaggia di pari passo con una dissoluzione onirica. Sulla soglia, in un confine tra oblio e realtà, l’artista raccoglie le sue e le nostre speranze: proviamo a immergerci e a rinascere”.

 

 

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