Ciclovia del Garda: due anni per i collegamento Riva-Limone

RIVA DEL GARDA - Nei giorni scorsi a Riva del Garda la Provincia ha presentato ai sindaci dell’Alto Garda il commissario per la ciclovia del Garda, tratto ovest, ing. Francesco Misdaris. Ecco i tempi di realizzazione dei tratti trentini.

Per la Provincia autonoma di Trento c’erano il presidente Maurizio Fugatti e il dirigente dell’Agenzia provinciale per le opere pubbliche Luciano Martorano; i sindaci presenti erano Cristina Santi (Riva del Garda), Alessandro Betta (Arco, presente anche il vicesindaco Roberto Zampiccoli), Giovanna Chiarani (Drena), Renato Girardi (Ledro), Claudio Mimiola (Dro) e Gianni Morandi (Nago-Torbole).

«La ciclovia è una delle cinque opere considerate strategiche -ha detto il presidente Fugatti- per le quali la Provincia ha individuato, con legge, la nuova figura del commissario. Oltre alla ciclovia, ci sono la riorganizzazione della statale della Valsugana tra Castelnuovo e Grigno, la variante di Pinzolo, il sottopasso di collegamento a Spini di Gardolo e la messa in sicurezza della statale 12 a Ravina. L’obiettivo è diminuire il tempo che intercorre dalla individuazione delle risorse alla realizzazione dell’opera».

In qualità di commissario straordinario, l’ing. Misdaris avrà il ruolo di “funzionario onorario” della pubblica amministrazione e dovrà provvedere, entro quattro anni dall’inizio di maggio 2021, alla realizzazione dell’opera, adottando tutti gli atti e provvedimenti necessari, potendo contare su prerogative speciali che permettono di ridurre i tempi e di semplificare le modalità procedurali.

«Stiamo ultimando il passaggio delle consegne -ha detto l’ing. Misdaris- i tempi assegnati per l’esecuzione dell’opera sono stretti, perché stiamo operando in un territorio fragile dal punto di vista idrogeologico, il mio impegno è mantenere un collegamento stretto con il territorio, operando anche dalla sede che sarà messa a disposizione dalla Provincia a Riva del Garda, nonché con gli uffici della Provincia».

Rendering progettuale di un tratto tra Riva e Limone.

La posizione del Comune di Riva del Garda

«Il progetto per collegare Limone con Riva del Garda -commenta a margine l’assessore alle opere pubbliche Pietro Matteotti- è un must: sia per quanto riguarda l’aspetto turistico sia per quanto riguarda l’aspetto di mobilità green è un progetto ardito e unico, a picco sul lago. Uno dei tratti più belli d’Europa. È un’opera assolutamente strategica, straordinaria, difficile, di grande suggestione, è una calamita dal punto di vista turistico per tutto il bacino gardesano. Da Limone al confine con il Trentino la ciclopista c’è: progettata, fatta, finita e inaugurata tre anni fa, il 14 luglio 2018. Inutile lamentarsi della larghezza del tratto di Limone, 2,60 metri, e della tipologia.

In Veneto – continua Matteotti – è in esecuzione il tratto da Malcesine ad Assenza, con larghezza 2,60 metri. Sul tratto trentino da Limone a Riva del Garda, il progetto non è ancora pronto. Il tratto trentino per collegarsi a quello di Limone è lungo 6,4 chilometri. A settembre 2020 sono stati consegnati i lavori del lotto UF1.1: di fatto 358 metri, da piazza Catena all’inizio della Ponale (il 6%); il lotto UF1.2 dalla Ponale alla galleria Orione non è ancora a livello esecutivo né tanto meno è appaltato, anche se fino a Sperone il percorso corre lungo la vecchia gardesana a cominciare dalla galleria Panda; il lotto UF 2 fino alla Casa della Trota è in fase di progettazione definitiva; infine, il lotto 3 dalla Casa della Trota al confine con la Lombardia è al livello preliminare. Il tempo è una variabile indipendente, ma non è accettabile che i lavori siano stati affidati alla ditta Edilchiarani il 9 gennaio 2020 e siano stati consegnati solo il 7 settembre. E che, poi, siano ad oggi ancora da finire».

 

«Per il lotto UF 1.1 -continua l’assessore Matteotti- i lavori dovevano terminare in aprile, ma un mese fa ci hanno detto che c’è un ritardo di due mesi. A noi non interessa se la colpa e della ditta esecutrice o dei tempi per la variante o di cos’altro: a metà giugno quel brevissimo tratto deve essere consegnato. Ho invitato presidente, commissario e tecnici a visitare, finita la riunione, quel cantiere a un chilometro da qui, e verificare se quel cantiere è di fatto fermo o no. Il commissario, come ci ha confermato oggi, non segue questi lavori. Adesso per la Gardesana Occidentale, da Monte Oro a Limone, è stato nominato un commissario. Ha poteri di deroga, è stazione appaltante: obiettivi e tempi certi. Entro 60 giorni fornirà alla Giunta provinciale un cronoprogramma. La nuova amministrazione comunale di Riva del Garda considera quest’opera prioritaria e strategica, e chiede di accelerare i progetti, definire appalti e procedure senza indugi, tagliando I tempi morti e il rimpallo tra i servizi, per arrivare entro il 2025 a Limone. Se si vuole, lo si può fare».

«Per il lotto cittadino dalla Centrale a Porto San Nicolò, UF 18, non ci sono previsioni sulla tempistica. Noi, alla Pat e all’ing. Martorano chiediamo di dar corso fin da subito al lotto cittadino, mettendo a disposizione aree, schemi, soluzioni e strutture, a partire dall’ex casa cantoniera, centrale di Riva del Garda, circonvallazione, via Monte Oro, viale Canella, viale Martiri, viale Dante, largo Bensheim, viale Carducci, viale Rovereto, porto San Nicolò. Il Comune di Riva del Garda ha confermato nel corso dell’incontro l’assoluta disponibilità: ha già definito il tracciato. Si è concordato a breve un incontro tecnico tra Provincia e i tre Comuni di Riva del Garda, Arco e Nago-Torbole in cui definire nero su bianco: tracciato, noti, intersezioni, problematicità; misure standardizzate e fisse, tipologia e sezione tipo, calibro e larghezza netta, materiali di finitura, segnaletica, tempi di approvazione, finanziamenti, unico riferimento tecnico, tempi di appalto e finanziamenti; segnaletica normalizzata (senso orario, senso antiorario, sull’esempio del Giro dei Passi) a ogni curva, a ogni bivio, a ogni incrocio segnaletica direzionale, percorso lineare e continuo (come a San Candido-Lienz); eventuale delega ai Comuni per la progettazione. Chiudo ricordando come per Riva del Garda il tratto porto San Nicolò-Baia Azzurra ci sia già da vent’anni; allargato dai 2,20 metri iniziali a 3».

Ciclovia del Garda

Come illustrato dall’ing. Martorano, in seguito alla stesura del progetto di fattibilità tecnico-economica in corso di ultimazione, il tracciato della ciclovia del Garda è arrivato a 167 chilometri complessivi, mentre l’importo totale stimato è di circa 320 milioni di euro, di cui 72 per i quasi 20 chilometri del tratto trentino. Per la realizzazione di quest’opera è stato sottoscritto un preciso protocollo di intesa fra lo Stato e le Regioni coinvolte.

Tratto ovest, 5,3 chilometri

UF1 da Riva del Garda a Galleria di Orione (1,506 km) suddiviso a sua volta in tre lotti: UF1.1 da Riva al sottopasso Ponale, i lavori sono in corso per l’importo complessivo è di 1,425 milioni di euro; UF1.2 dal sottopasso Ponale alla Galleria di Orione è in fase di progettazione esecutiva, l’importo stimato dell’intervento è di 8,972 milioni di euro; UF1.3 sono invece stati ultimati gli interventi di consolidamento e demolizione in parete, per un importo di circa 1 milione di euro.

UF2 da Galleria di Orione a G. dei Titani (0,952 km): è in corso di ultimazione il progetto di fattibilità tecnico-economica, l’importo stimato dell’intervento è di 5,88 milioni di euro, si prevede un passaggio sul vecchio ponte in corrispondenza del “porto del Ponale”, situato a quota inferiore rispetto al sedime della statale 45bis; il passaggio avverrà a tratti in nuova galleria per superare senza interferenze dirette la zona della “Casa della trota”.

UF3: da Galleria dei Titani al confine (2,831 km): suddivisa in 4 sotto unità funzionali di cui, un tratto in prossimità del confine in fase di progettazione esecutiva, mentre gli altri tre in fase di fattibilità tecnico ed economica.

La “casa della trota”.

Tratto est 4,5 chilometri

UF14: dal confine a Tempesta (1,091 km); UF15: da Tempesta a Corno di Bo’ (1,630 km); UF16: da Corno di Bo’ alla Fraglia della Vela (1,771 km).

Tratto nord, 9,6 chilometri

UF17: dalla Fraglia della Vela a Torbole (0,558 km); UF18: da Torbole a Riva del Garda (5,405); vi è poi un nuovo intervento, UF19, che collegherà Torbole con la rotatoria di Nago (3,641 km).

Ciclabile del Garda: il tratto a sbalzo inaugurato a Limone nell’estate 2018.

 

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