Campo di papaveri devastato per i troppi selfie

LONATO - Troppo bello per non fermarsi e farsi un selfie: a decine entrano nel campo di papaveri. Peccato che per una foto ricordo è stato rovinato uno spettacolo della natura.

Poco importa se i fiori vengono calpestati, distrutti. Poco importa se poi questo spettacolo della natura non sarà più fruibile da altri. Quel che conta è tornare a casa con un bel selfie o una foto di famiglia scattata nel campo di papaveri in fiore.

Succede a Lonato del Garda, in località Barcuzzi. Ed è una storia emblematica dei tempi nostri, dell’era del selfie e degli smartphone, del bisogno di visibilità sociale che è più forte di tutto, anche del rispetto per gli altri e per la natura.

L’episodio ha suscitato lo sdegno di Marco Togni, sindaco del vicino Comune di Montichiari, che ha postato le immagini del campo rovinato sui social. «Se per godere della bellezza distruggi», ha scritto il sindaco.

Aggiunge Togni:«Mi hanno molto colpito queste fotografie di un campo in località Barcuzzi pieno di papaveri. La settimana scorsa passando di lì ho notato anche io (impossibile non vederla) quell’immensa distesa rossa. Domenica, bel tempo, tanta gente in giro e qualcuno si è fermato a scattare una foto, un’altro dietro di loro ha messo un piede nel prato, un’altro ancora ha deciso di andare un po’ più in mezzo per una fotografia migliore e quelli dietro lo hanno seguito addentrandosi ancora di più.

Il risultato dello scempio che hanno fatto nel campo lo si vede dalle foto fatte con il drone. Complimenti a tutti – scrive Togni -, viviamo in un mondo di geni. E questo è il comportamento che ognuno di noi ha quotidianamente nelle piccole cose, dall’esporre negli orari sbagliati e nei luoghi sbagliati la propria spazzatura sul marciapiede, nel gettare carte, bottiglie, batterie, copertoni sulla strada. Tanto poi, ci pensa qualcun altro a raccogliere, a sistemare….».

 

 

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