Io resto, a Castelnuovo il racconto del primo mese di pandemia

CASTELNUOVO DEL GARDA - Al teatro comunale DIM una rassegna di cineforum aperta dal documentario "Io resto (my place is here)": la videocamera entra nei corridoi degli ospedali di una delle regioni italiane più colpite, la Lombardia.

Il DIM teatro comunale di Castelnuovo del Garda ora è anche cinema

Sarà il film documentario sul Covid-19 Io resto (My place is here) di Michele Aiello, con la presenza del regista in sala, a inaugurare mercoledì 23 febbraio alle 20.30 la sala cinematografica del teatro comunale DIM di Castelnuovo del Garda.

 

Accanto alla ricca stagione di prosa, teatro per famiglie, danza e appuntamenti musicali con la gestione di Fondazione Aida, l’Amministrazione comunale ha infatti voluto dar vita anche a un cineforum. Per far questo ha investito quasi centomila euro nell’installazione di un nuovo impianto audio, proiettore ad alta definizione e adeguati sistemi di sicurezza.

«Abbiamo sempre creduto fortemente nelle potenzialità del nostro teatro come spazio di aggregazione e di cultura − spiega il sindaco Giovanni Dal Cero − per questo abbiamo deciso di investire in maniera importante nell’adeguamento della sala con un sistema cinematografico. Una svolta che da un lato consente la fruizione del DIM per gran parte dell’anno e dall’altro trasmette un forte significato di rinascita per il futuro dello spettacolo e dell’espressione artistica sul nostro territorio».

 

«Teatro e cinema sono molto più di semplici centri di aggregazione e di intrattenimento: ogni euro speso per rendere questo luogo migliore, da ogni punto di vista, è un euro investito nell’educazione − precisa l’assessore alla Cultura e Istruzione Rossella Vanna Ardielli −. Il nostro cineforum nasce dal desiderio di dar vita a uno spazio di cultura cinematografica nell’immediato entroterra del lago di Garda. I film, proiettati a cadenza mensile, si propongono come occasioni di riflessione e approfondimento, senza trascurare naturalmente l’aspetto di intrattenimento caro ai frequentatori del cinema».

Fondamentale il dialogo con gli spettatori: grazie a sondaggi effettuati in sala, il pubblico avrà modo di esprimersi e sarà protagonista nella scelta dei film per gli appuntamenti successivi.

Nel documentario Io resto (my place is here) la videocamera entra nei corridoi degli ospedali di una delle regioni italiane più colpite, la Lombardia, durante la prima ondata del virus covid-19. Il film entra in empatia con le paure dei malati e con l’ascolto professionale ma accorato di medici e infermieri, rimanendo in una dimensione intima.

La rassegna prosegue in queste date:

  • 23 marzo Le invisibili di Louis-Julien Petit
  • 20 aprile Un anno con Salinger di Philippe Falardeau
  • 18 maggio Un divano a Tunisi di Manele Ladibi.

Tutte le proiezioni sono alle 20.30. Biglietto unico 3 euro.

 

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