Lombardia, primo si a una legge per il comparto dello spettacolo

LOMBARDIA - Via libera dalla commissione attività produttive alle misure di sostegno per le imprese da ballo, colpite duramente dalla pandemia. Claudia Carzeri: “Aiutiamo il settore a crescere e garantiamo ai nostri giovani un divertimento sereno e sicuro”.

“Gli operatori dello spettacolo sono stati tra i più colpiti dall’emergenza sanitaria e dalla successiva crisi economica e sociale. Sostenerli è un dovere morale, ma significa anche garantire posti di lavoro, soprattutto per le fasce più giovani della popolazione, e riconoscere la loro funzione sociale e di servizio, anche turistico”. Con queste parole la relatrice Claudia Carzeri (Forza Italia) presenta la proposta di legge “Interventi per la valorizzazione delle imprese di intrattenimento da ballo e istituzione del riconoscimento ‘Locale da ballo storico’” che è stata approvata venerdì 25 marzo dalla Commissione Attività Produttive, presieduta da Gianmarco Senna (Lega).

L’impianto normativo intende garantire misure di sostegno – attraverso risorse regionali e bandi specifici – a un settore che a causa della pandemia causata da Covid-19 ha, di fatto, azzerato il proprio fatturato con una perdita di posti di lavoro a livello nazionale di oltre 3mila unità rispetto al 2019 e la chiusura, nella sola Lombardia, di 27 imprese. “Sono numeri drammatici, che hanno reso necessario un intervento normativo di supporto all’intero comparto, nato d’intesa con Confesercenti Lombardia e, in particolare, con SILB-FIPE, la loro associazione per i locali di intrattenimento da ballo e di spettacolo”, commenta Claudia Carzeri.

Claudia Carzeri.

 

Sono quattro i cardini della legge: la promozione e la diffusione della cultura del divertimento sicuro; l’attivazione di percorsi di formazione per il personale che lavora nel settore dell’intrattenimento; l’aggiornamento degli impianti, degli arredi e della dotazione tecnologica dei locali; lo sviluppo dell’attrattività del territorio lombardo nel settore turistico con lo stanziamento di 1 milione e mezzo di euro sul triennio 2022/2025.

“L’obiettivo di questa legge, però, non è solo economico, precisa Claudia Carzeri. È anche sociale: vogliamo accompagnare le aziende del comparto del divertimento in un percorso di miglioramento, supportando il lavoro degli imprenditori che contribuiscono a diffondere la cultura del divertimento ‘sano’ anche attraverso campagne di comunicazione contro l’abuso di alcolici, l’uso di sostanze stupefacenti e per la prevenzione degli incidenti stradali. Questa è una leggete pensata per le attività che lavorano secondo criteri etici e per garantire ai nostri giovani, anche loro colpiti duramente dalle restrizioni imposte dalla pandemia, momenti di divertimento belli, sereni e sicuri”.

La legge, infine, intende promuovere le imprese storiche, cioè quelle che operano nel settore da almeno venticinque anni, attraverso l’istituzione di un apposito elenco.

Il provvedimento sarà portato in Aula martedì 12 aprile.

I numeri

Il settore delle imprese da ballo e delle arti varie più di 2.500 imprese in tutta Italia e la Lombardia è la Regione che ospita il maggior numero di imprese del settore (11,7% sul totale delle 2.743 imprese iscritte, nel 2020, alla Camera di Commercio). Il comparto ha un giro di affari annuo pari a circa 723.418 milioni di euro, di cui oltre il 30% generato dalle regioni del Nord Ovest.

Le imprese da ballo e delle arti varie generano, nella sola Lombardia, un fatturato annuo di 139.891 milioni di euro, pari al 60% del volume d’affari del Nord Ovest ed il 20% di quello italiano.

Prima della pandemia complessivamente l’occupazione nel settore contava oltre 50mila addetti, 7.500 dei quali in Lombardia e perlopiù giovani e con contratti a termine e stagionali (il 54%). La chiusura prolungata delle attività dovuta alla pandemia da Covid-19 ha provocato una contrazione dei lavoratori dipendenti in questo comparto di oltre 3mila unità rispetto al 2019, pari al 57,4% del totale. Solo nella nostra Regione si stima una perdita di poco meno di 600 lavoratori dipendenti. Inoltre, l’attuale situazione emergenziale ha portato alla cessazione, nel solo 2020, di 27 imprese lombarde nel settore dell’intrattenimento.

La promozione territoriale e l’attrattività turistica del comparto pesa tra il 5% l’8%, sull’indotto turistico: la maggior concentrazione di tale incidenza si riscontra nella zona dei laghi (Lago Maggiore, Lago di Garda in primis) con un 5/6% di indotto e nella città metropolitana di Milano che si aggira tra 8 e 10 %.

Le misure previste dalla legge

• Riconoscimento alle attività storiche che operano sul territorio lombardo da almeno 25 anni (in collaborazione con Confesercenti)

• Misure di sostegno dirette a: sostenere il passaggio generazionale; migliorare le condizioni di sicurezza attraverso l’installazione di impianti di videosorveglianza, sistemi di illuminazione esterna anche dei parcheggi e l’attivazione di servizi navetta per i clienti; promuovere campagne per la diffusione della cultura del divertimento nel rispetto della legalità e in condizioni di sicurezza in collaborazione con le Istituzioni del territorio e le istituzioni scolastiche; sostenere la formazione del personale; favorire interventi per adeguare gli impianti, rinnovare gli arredi e l’asset tecnologico, con un’attenzione particolare all’efficienza energetica e alla riduzione dell’inquinamento acustico.

• Risorse dirette e indirette: contributi anche a fondo perduto; agevolazioni per accesso al credito, forme di agevolazione in materia di tributi regionali; accordi con i Comuni per la riduzione di imposte e tributi; promozione nei circuiti turistici; criteri di favore per le imprese innovati nei bandi regionali.

 

 

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