Piccoli di cervo e capriolo, le raccomandazioni del Servizio faunistico

Le raccomandazioni del Servizio faunistico della Provincia autonoma di Trento: «Non raccogliere gli animali pensando che siano stati abbandonati: a rischio la loro sopravvivenza».

Non toccare i piccoli di cervo e capriolo acquattati nell’erba. La raccomandazione – rivolta a tutta la popolazione e agli operatori addetti allo sfalcio dei prati – arriva dal Servizio faunistico della Provincia autonoma di Trento: raccogliere i piccoli selvatici, pensando che siano abbandonati, rischia infatti di compromettere il loro futuro in libertà.

Può capitare, passeggiando per boschi e prati, di imbattersi in piccoli di ungulati di pochi giorni di vita nascosti nella vegetazione. Talvolta, persone incaute, sebbene mosse da buone intenzioni, li raccolgono pensando che siano stati abbandonati.

Nello stesso periodo, un’altra situazione di pericolo per i piccoli di cervo e capriolo è rappresentata dallo sfalcio dei campi con mezzi meccanici, che possono ferire o uccidere alcuni di questi piccoli, che la madre ha lasciati acquattati nell’erba pensandolo un luogo indisturbato.

Ecco quindi le ragioni di salvaguardia della fauna che stanno alla base della specifica campagna di comunicazione promossa dai tecnici della Provincia e dal Muse, per sensibilizzare le persone sul  corretto comportamento da adottare in questi casi.

Tale campagna avviata all’inizio di maggio, quando si registrano i primi parti nelle aree meridionali della provincia, termina il 30 giugno, data in cui anche nelle zone settentrionali i piccoli hanno già qualche settimana di vita e si muovono autonomamente con la madre.

Qui sotto le indicazioni:

Come mi comporto se trovo un piccolo?

  • Non lo accarezzo: l’odore umano allarmerà la madre, che smetterà di allattarlo
  • Non mi avvicino: calpestando l’erba nelle vicinanze, rendo il suo nascondiglio più visibile
  • Tengo il cane al guinzaglio: se è libero di vagare, può disturbare, ferire o persino uccidere i selvatici presenti
  • Se il piccolo sembra ferito: mantengo le distanze e contatto la stazione forestale o i guardiacaccia di zona

Come posso ridurre il pericolo di ferirli mentre sfalcio?

  • Conosco le situazioni più a rischio: i prati con vegetazione tra i 30 e il 130 cm, nei quali siano state ripetutamente avvistate femmine
  • Mi informo se nelle vicinanze siano state avvistate delle femmine
  • Adeguo il metodo di sfalcio: procedendo in senso centrifugo, dal centro verso l’esterno, posso ridurre il rischio di incidenti, aiutando anche altre specie che vivono e nidificano dell’erba.
Cervo (Michele Zeni – Archivio Parco Naturale Adamello Brenta).

 

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