Nodi, a Villa Galnica collettiva di 18 giovani e talentuosi artisti

L’UCAI di Brescia riapre le porte ai suoi visitatori con una nuova esposizione in un contesto inedito, le sale affrescate e gli straordinari giardini dell’ottocentesca Villa Galnica a Puegnago del Garda, con la volontà di valorizzare attraverso l’arte i luoghi del territorio bresciano.

In collaborazione con la Confraternita del vino Groppello e a partire dal nome del vitigno che promuove, che deriva dal bresciano “groppo”, ovvero “nodo”, per la forma peculiare della sua uva, con gli acini tutti uniti gli uni agli altri, la mostra vuole riflettere sui nodi intesi come legami di vario tipo, ma soprattutto vuole recuperare il rapporto con la natura e incoraggiare una vita ecosostenibile e la biodiversità dei prodotti della Valtenesi.

“Nodi”, nata dall’impegno di una selezione di giovani e talentuosi artisti, indaga il tema delle connessioni all’interno di una società sempre più complessa. L’esposizione vuole essere così un crocevia di riflessioni riguardo tematiche fondamentali di diverso tipo: di un’attualità sempre più fluida e urgente, di messa in discussione e nuovi stravolgimenti, ma anche del ritrovamento dei capisaldi dell’esistenza, cioè dei legami interpersonali, di una nuova identità e in primis della natura. L’esposizione si prefigge così di analizzare una serie di problematiche, come “nodi che vengono al pettine” , per rintrecciare i fili del discorso e restituire al pubblico un nuovo punto di partenza.