De Beni riconfermato Presidente di Federalberghi Garda Veneto.

GARDA VERONESE - Ivan De Beni inizia oggi, martedì 14, il suo secondo mandato nell’Associazione di categoria più rappresentativa del comparto turistico della sponda veronese del lago di Garda e del suo immediato entroterra, che vola a 400 Soci per la prima volta nella sua storia.

Ivan De Beni è stato votato all’unanimità dall’Assemblea riunitasi oggi e composta dai presidenti delle Associazioni territoriali del sistema Federalberghi Garda Veneto e dai loro Delegati. In tortale di 30 componenti, di cui il 40% sono donne. Il sindacato in questi ultimi anni ha visto un aumento dei suoi Soci e oggi è leader tra gli interlocutori del territorio gardesano.

«In questo quadriennio molte cose sono cambiate – afferma il rieletto presidente Ivan De Beni – la nostra autonomia, il nostro peso specifico sul territorio erano in pericolo, così come le nostre autorevolezza e credibilità. Se però si ricomincia a parlare un linguaggio comune, a condividere gli stessi obiettivi e si riprende ad agire con fermezza, unità e diplomazia, si possono ottenere grandi risultati. Per questo, dal marzo 2019 Federalberghi Garda Veneto ha intrapreso un percorso di rinnovamento interno che le consentisse di tornare ad essere un punto di riferimento per i propri Associati, i propri Partner e Stakeholder».

Continua De Beni: «Abbiamo puntato a diventare non una semplice associazione di rappresentanza, bensì un incubatore di opportunità per tutti gli operatori e stakeholder della DMO Lago di Garda Veneto, un tavolo di confronto per nuove iniziative, un punto di riferimento a tutela di tutte le imprese turistiche ricettive e dell’ambiente, uno strumento di comunicazione e identità, anche per i residenti. Per questo ci siamo impegnati fin da subito per aumentare la rosa di servizi al Socio, a partire da quelli storici di elaborazione paghe e classifica alberghiera riproposti a tariffe più competitive ed è stato istituito un nuovo Sportello Consulenza con partner specializzati e una nuova e più strutturata proposta per la formazione del personale.

 

Abbiamo rivitalizzato i rapporti sia con le Associazioni territoriali degli albergatori, rendendole ancor più partecipative della vita del Sindacato e consapevoli dell’importanza di far parte del nostro Sistema; sia con Enti quali Confcommercio, Camera di Commercio di Verona, Ente Fiera di Verona, Aeroporto Catullo, l’Assessorato al Turismo della Regione Veneto, nello scopo comune di salvaguardare e promuovere la destinazione. Gli ultimi mesi hanno visto anche l’importante novità della fusione dell’Ente Bilaterale Gardesano con quello di Verona, dando vita all’Ente Bilaterale del Turismo del Veronese, per volontà di tutte le organizzazioni sindacali e datoriali.

Oggi l’Unione è tornata a rappresentare davvero il punto di riferimento della categoria, con una rinnovata identità e con un knowhow specifico in chiave di promozione turistica, rappresentato in particolare dal nostro Osservatorio del Turismo del Garda Veneto (OTGV). L’osservatorio infatti ci ha elevati a promotori e co-protagonisti di una metodologia di analisi del turismo basata sul dato e sugli indicatori di performance. Le partecipazioni a fiere di settore e non solo e ai vari eventi dedicati al turismo ma anche al territorio in generale, ci hanno permesso in questi anni di aumentare la nostra considerazione sia sul Garda Veneto che nelle zone limitrofe, rendendoci il primo e più autorevole interlocutore per Enti e Aziende e aumentando i nostri stakeholder».

«Oggi siamo chiamati ad affrontare nuove sfide – afferma De Beni – legate non solo alla ricerca di personale, per rispondere alla quale stiamo mettendo a terra nuovi progetti, bensì in particolare all’ambiente lacuale e alla sua salvaguardia. Siamo aperti a partecipare attivamente a collaborazioni e a lavorare in armonia con Enti e Istituzioni, nella massima condivisione con le nostre sezioni locali. Ci prefiggiamo di essere sempre più i paladini del territorio, mantenendo la nostra leadership attraverso una rinnovata presenza associativa in vista di un futuro incerto alla luce delle dinamiche internazionali».

 

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