Incidenti sulla 45 bis per Brescia, i comitati chiedono interventi

BRESCIA - I comitati La Roccia e Gaia di Gavardo scrivono a Comuni, Provincia e Regione sollecitando un urgente presa in carico della problematica relativa all’ annosa questione dei gravi incidenti stradali sulla SS 45 bis Gardesana Occidentale.

La lettera, firmata da Roberta Caldera per il Comitato La Roccia Gavardo e Filippo Grumi per il Comitato Gaia Gavardo è stata inviata al consigliere provinciale con delega ai Lavori, Pubblici, Strade, Viabilità Paolo Fontana, agli assessori di regione Lombardia Claudia Maria Terzi (Infrastrutture e Opere Pubbliche) e Franco Lucente (Trasporti e Mobilità Sostenibile) e ai Comuni di Gavardo, Prevalle, Rezzato e Villanuova sul Clisi. 

«Attraverso la presente – scrivono i due comitati – desideriamo portare alla Vostra conoscenza o sollecitare se già nota, una problematica ormai annosa relativa alla viabilità bresciana che con il passare del tempo continua a peggiorare per via del sempre più intenso traffico civile e commerciale in circolazione ed alla quale non ci sembra che gli enti interessati stiano ponendo la dovuta attenzione e quindi, di conseguenza, non si siano attivati per dare una adeguata e puntuale risposta.

Ci riferiamo alla questione “gravi incidenti” che quasi quotidianamente interessano la strada statale SS 45 Bis, (Gardesana Occidentale) in particolare nel tratto che va da Villanuova sul Clisi fino a Virle, frazione di Rezzato.

La pericolosità di quel tratto di strada è ormai sotto gli occhi di tutti, tant’è che la stessa ACI, Automobil Club Italia, recentemente l’ha inserita come la seconda strada più pericolosa della Provincia di Brescia per numero di incidenti.

Per lo più si tratta di scontri frontali a seguito di invasione della corsia opposta dalle varie cause, per distrazioni, sorpassi azzardati, alta velocità.

Chi percorre quotidianamente quel tratto di strada assiste spesso a manovre azzardate o non consone che mettono a repentaglio la propria vita e quella altrui causate anche da una corsia stradale che, per la larghezza con cui è stata realizzata, “invita” a tentare il sorpasso con una certa facilità.

Facciamo altresì notare che poi normalmente accade che, a seguito della chiusura della strada in questione per i rilevi del caso da parte delle forze dell’ordine, lo stesso traffico ormai al limite delle possibilità della SS45 bis si riversi immancabilmente sull’adiacente strada interna a viabilità ordinaria dei paesi limitrofi arrivando a paralizzare il traffico per ore su ogni arteria di comunicazione.

Crediamo fermamente che esistano interventi immediati che possano essere messi in campo per ovviare o, quanto meno, contrastare il problema. Interventi già segnalati anche dall’Anas che ha competenza su quel tratto di strada: in primis dissuasori di velocità, sistemi di controllo tipo Tutor o Autovelox come posti in essere per la tangenziale sud di Brescia.

Poi si potrebbero più a lungo termine valutare altre tipologie di interventi, quali l’inserimento di “new Jersey” divisori o altre opere a seguito di una più attenta e mirata risoluzione del problema.

Non sono richieste “nostre”, sono soluzioni sul piatto ormai da anni ma, come potete notare, appena passato il clamore per l’ennesimo incidente, spesso mortale, tutto ritorna alla normalità, fino alla prossima disgrazia.

Alla luce di quanto sopra esposto Vi invitiamo ad istituire un tavolo ad hoc per la risoluzione del problema o a farvi promotori di una risoluzione presso gli organismi preposti senza ulteriori indugi!»

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