Trentino, lunedì il presidio contro la legge ammazza-orsi

TRENTO - Manifestazione pro-orsi in Trentino: dopo i manganelli a Pisa e a Firenze, l’ondata di repressione del dissenso arriva anche a Trento con misure restrittive e denunce agli attivisti della Manifestazione Nazionale pro-orsi StopCasteller.

Stupore e indignazione da parte degli organizzatori: «Provvedimenti pretestuosi e intimidatori, in linea con il clima politico. Rigettiamo ogni genere di accusa a cui risponderemo nelle sedi opportune.»

Lunedì 4 marzo annunciato un nuovo presidio degli attivisti sotto la sede della Provincia, contro la legge ammazza-orsi in approvazione in quella data.

La manifestazione del 10 febbraio, credits Filippo Maria Gori:

 

Riportiamo il comunicato di StopCasteller:

«Dopo i manganelli a Pisa e a Firenze, l’ondata di repressione del dissenso arriva anche a Trento con misure restrittive e denunce agli attivisti della Manifestazione Nazionale pro-orsi StopCasteller che, il 10 febbraio scorso, avevano sfilato pacificamente per le vie di Trento contro la legge ammazza-orsi voluta da Fugatti, chiedendo una gestione non violenta della fauna selvatica in Trentino.

Stupore e indignazione da parte degli organizzatori che ritengono i provvedimenti «pretestuosi e intimidatori, in linea con il clima politico».

«All’indomani della manifestazione più numerosa che si sia mai tenuta in Trentino dall’inizio della campagna StopCasteller – dichiarano gli organizzatori – e al crescere del dissenso nei confronti dell’operato della PAT, le istituzioni mostrano il loro lato antidemocratico recapitando a diversi attivisti o anche a semplici utenti dei social, misure restrittive e denunce pretestuose, per fatti assolutamente di nessuna rilevanza».

«La manifestazione del 10 Febbraio – spiegano gli attivisti della StopCasteller – si è svolta come sempre senza creare problemi di ordine pubblico, nonostante la grande rabbia dei partecipanti. Le accuse di aver deviato il percorso del corteo sono semplicemente false: lo spostamento della protesta dal lato opposto della rotatoria, dovuto alla falsa notizia della presenza di Maurizio Fugatti, è durato pochi minuti, nessuno ha cercato di forzare il cordone delle forze pubbliche, e la manifestazione è ripresa senza problemi».

«A fronte di qualche minuto di concitazione solo verbale, stanno arrivando misure spropositate – continuano gli attivisti – e davvero pretestuose, sintomatiche del clima di tensione e della volontà di silenziare la Campagna Stopcasteller. Come spesso accade, chi è dalla parte del torto fa leva su strumenti intimidatori e penali per cercare di zittire un movimento intero».

Gli attivisti si dissociano anche dalle minacce a Fugatti: «Un altro argomento molto discusso sono le minacce alla vita di Fugatti: ribadiamo di non aver mai minacciato nessuno. Vittimizzare Fugatti è solo l’ennesima strategia per cercare di screditare le giuste istanze della campagna StopCasteller che auspica, esclusivamente, le dimissioni di Fugatti e del suo partito oltre che un cambio di rotta radicale nelle politiche ambientali, le quali impattano oggi molto negativamente sulla vita degli animali e dei cittadini Trentini».

«Rigettiamo quindi ogni genere di accusa o intimidazione, a cui risponderemo nelle sedi opportune, forti della nostra ragione e della verità – concludono gli attivisti. Il 4 marzo alle h. 9.00 attivisti e cittadini si ritroveranno in piazza Dante, per ribadire che questa legge ammazza-orsi in approvazione è una vergogna che va fermata.»

 

 

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