Carpione, stop alla pesca

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LAGO DI GARDA – Le Provincie di Brescia e Verona hanno emesso il decreto che istituisce il divieto di pesca e detenzione della specie carpione (salmo carpio) nel lago di Garda per tutelare la specie.

I regolamenti regionali che disciplinano la tutela della fauna ittica e l’attività di pesca nel lago di Garda dispongono che le Provincie, per evitare danni all’ittiofauna ed al suo ambiente di vita e per comprovate esigenze di tutela della fauna ittica, possano istituire il divieto di pesca per una determinata specie nonché vietare o limitare la pesca anche relativamente a singoli modi o attrezzi da pesca per periodi e località determinati.

Così è stato fatto per il carpione, specie endemica da anni in sofferenza, la cui presenza nel Garda è ormai ridotta al minimo.

«La popolazione di Carpione (Salmo carpio), specie unica al mondo e presente solo nel lago di Garda – si legge nel decreto della Provincia di Brescia-, in questi ultimi anni risulta gravemente minacciata e corre il serio rischio di estinzione. Questo precario status della popolazione è sottolineato dall’inserimento della specie nella lista rossa dell’IUCN – International Union for Conservation of Nature con la classificazione “critically endangered” (in pericolo critico)».

Dice ancora il decreto firmato dal presidente della Provincia Pier Luigi Mottinelli: «La scomparsa di questa specie, unica e rara, comporterebbe oltre ad una irreversibile riduzione di biodiversità per l’ecosistema lacustre anche ripercussioni negative in termini economici in quanto il Carpione è specie pregiata e ricercata dai pescatori di professione che la commercializzano per la qualità delle sue carni; in questi ultimi anni sono stati attivati una serie di interventi per sostenere la residua popolazione del carpione ed, in particolare, la Provincia di Brescia ha partecipato al progetto regionale “Salvacarpio” continuando a tutt’oggi le attività rivolte all’allevamento del carpione in cattività per poter programmare in prospettiva la semina di significativi quantitativi di materiale giovanile della specie».

Il decreto fa notare che «solo l’adozione di misure restrittive dell’attività di pesca, con il divieto assoluto di pesca alla specie per il prossimo quinquennio, possono produrre un’auspicabile ripresa demografica dell’unica popolazione di cui si compone la specie e rendere più efficaci i ripopolamenti ittici».

Alla luce di tutto ciò è istituito «per cinque anni il divieto di pesca professionale e dilettantistica al carpione del Garda (Salmo carpio) con divieto di trattenimento e detenzione sul luogo di pesca, inclusa l’imbarcazione e relativo sito di approdo, di esemplari di carpione».

Scarica qui il decreto della Provincia di Brescia che istituisce il divieto di pesca. Qui, invece, quello della provincia di Verona.

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