Liceo Fermi: aule al freddo, scoppia la protesta

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SALÒ – Al liceo Fermi la campanella suona ma le aule sono troppo fredde per fare lezione. Così gli studenti hanno deciso di protestare. Domani, mercoledì 25, sit-in dalle 8 alle 10 con cartelli e coperte all’ingresso dell’istituto.

Il problema non è nuovo per il Fermi (www.liceofermisalo.gov.it). Era già stato riscontrato lo scorso anno e, puntuale all’arrivo dei primi freddi, si è presentato anche quest’anno.

«Le aule sono fredde – ci spiega una rappresentante degli oltre mille studenti iscritti al Fermi – e gli studenti fanno lezione avvolti nelle coperte. Sono ormai una decina di giorni che siamo al freddo. Abbiamo chiamato più volte la Provincia ma il problema persiste».

Da qui la decisione degli studenti – sono complessivamente 1017 ragazze e ragazzi, 137 salodiani e 880 provenienti da altri comuni – di far sentire la propria voce. Domani manifesteranno all’ingresso dell’istituto, con coperte e cartelli.

La dirigenza dell’istituto, ovviamente, è a conoscenza della situazione: «Il problema – dice il prof. Marco Basile, vicario del dirigente scolastico – è serio. La temperatura, in alcune parti della scuola, è veramente bassa. Sappiamo che la Provincia vive un periodo di contrazione delle spese, ma forse, prima di tagliare sui servizi scolastici, sarebbe opportuno agire su altri sprechi».

Un diritto base come il diritto allo studio è una priorità che non può passare in secondo piano. Nel diritto allo studio rientra non solo la sicurezza, per chi non ne ha gli strumenti, di poter accedere liberamente all’istruzione, ma anche che gli studenti possano passare le proprie ore di lezione in una struttura sicura e confortevole, senza battere i denti per il freddo.

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